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BA: Inchiesta del Ministero pubblico della Confederazione e della Polizia giudiziaria federale in relazione alla presa di ostaggi nel Sahara

Berna (ots)

Berna, 20 agosto 2003. Il 12 aprile scorso, il
Ministero pubblico della Confederazione ha aperto e svolto, in 
stretta collaborazione con la Polizia giudiziaria federale e con 
autorità estere di perseguimento penale, un’inchiesta di polizia 
giudiziaria in relazione alla presa di ostaggi in Algeria (Sahara), 
in seguito alla scomparsa di quattro cittadini svizzeri.
Il 20 febbraio 2003, un gruppo di turisti composto di quattro 
cittadini svizzeri ha lasciato la località algerina Illizi, si è 
diretto verso ovest ed è in seguito scomparso senza lasciare alcuna 
traccia. Il 12 aprile scorso, sulla base del fondato sospetto che i 
quattro cittadini svizzeri erano stati rapiti insieme ad altri 
turisti occidentali nel deserto del Sahara e trattenuti contro la 
loro volontà, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha 
aperto un’inchiesta di polizia giudiziaria contro ignoti per 
sospetto di appartenenza o sostegno a un’organizzazione criminale 
(art. 260ter CP) nonché sequestro di persona e rapimento con 
circostanze aggravanti (art. 183 e 184 CP), ev. presa d’ostaggio 
(art. 185 CP) a scapito dei quattro cittadini svizzeri, commessi in 
Algeria (Sahara) e forse altrove.
Per riguardo alla sicurezza e all’incolumità dei quattro cittadini 
svizzeri, fino al loro rientro sicuro in Svizzera il MPC non era in 
grado di confermare l’apertura del procedimento o di informare i 
media sullo stato delle indagini.
Nell’ambito dell’impegno internazionale teso a ricercare e salvare 
le persone scomparse, il MPC ha contribuito, insieme alla Polizia 
giudiziaria federale, a coordinare e sostenere la collaborazione 
nazionale e internazionale delle autorità federali e cantonali 
interessate, in Svizzera e all’estero. Negli ultimi mesi, 
l’obiettivo prioritario della collaborazione era il rimpatrio sicuro 
in Svizzera delle quattro persone scomparse.
Dallo scorso aprile, il MPC ha avviato varie misure d’inchiesta, tra 
cui la trasmissione di domande di assistenza giudiziaria 
internazionale alle autorità competenti di più Paesi, su cui, per 
riguardo all’inchiesta ancora in corso, non è possibile fornire, per 
il momento, ulteriori informazioni. A rimpatrio avvenuto delle 
quattro persone svizzere, il procedimento avrà per obiettivo di 
indagare sugli autori dei reati, perseguirli penalmente e chiedere 
loro conto della responsabilità penale.
I responsabili dell’informazione:
Hansjürg Mark Wiedmer, capo dell’informazione MPC
Andrea Sadecky, sostituto portavoce MPC
Infoline MPC: +41 31 324 324 0

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