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Bundesamt f. Umwelt, Wald und Landschaft

Statistica forestale 2003 L’utilizzazione del legno è cresciuta del 10%: un segnale positivo per il clima

Berna (ots)

Nel 2003 sono stati raccolti nei boschi svizzeri 5,1
milioni di metri cubi di legno, pari ad un aumento annuo del 12%. 
Tale volume supera del 14% la raccolta annua media registrata prima 
della tempesta Lothar. Nonostante l’aumento, il potenziale dei 
boschi svizzeri è ancora ben lungi dall’essere sfruttato a fondo. 
Infatti, ogni anno i nostri boschi forniscono 7,6 milioni di metri 
cubi di legno utilizzabile. Il saldo di 2,5 milioni di metri cubi 
ancora inutilizzato potrebbe essere impiegato per sostituire energie 
fossili, laterizi, calcestruzzo o acciaio. Ciò si rifletterebbe sul 
bilancio di CO2 con una riduzione di 2 milioni di tonnellate l’anno, 
pari al 5% delle emissioni di anidride carbonica.
L’anno scorso, i boschi svizzeri hanno fornito 5,1 milioni di metri 
cubi di legno, con un aumento del 12% rispetto al volume del 2002. È 
quanto emerge dalla statistica forestale relativa al 2003, basata 
sulle rilevazioni dell’Ufficio federale di statistica. I boschi di 
proprietà privata, che coprono un quarto della superficie forestale 
svizzera, hanno fatto registrare una produzione superiore di 363'000 
metri cubi a quella dell’anno scorso, con un aumento del 25% su un 
totale di 1,8 milioni di metri cubi. Nei boschi di proprietà 
pubblica, la raccolta del 2003 ha invece fatto rilevare un aumento 
di appena 201'000 metri cubi, una quantità equivalente al 6% su un 
totale di 3,3 milioni di metri cubi.
I 5,1 milioni di metri cubi di legno raccolti nel 2003 in Svizzera 
si suddividono nel modo seguente: • 3,5 milioni di m3 (68%) di 
tronchi (utilizzati soprattutto nell’edilizia), • 1,1 milioni di m3 
(22%) di legno da riscaldamento, • 0,5 milioni di m3 (10%) di 
legname da industria (per la produzione di pannelli di legno, di 
carta e di cartone).
L’aumento del volume raccolto trova la sua spiegazione principale 
nella proliferazione del bostrico durante l’estate del 2003, che è 
stata particolarmente secca. I proprietari dei boschi hanno 
abbattuto numerosi alberi aggrediti dal coleottero per limitarne la 
diffusione. La Confederazione e i Cantoni hanno assunto una parte 
dei costi causati da questi insetti silofagi.
La crescita del volume di legno raccolto è stata però determinata 
anche da interessi economici. Nel 2000, quale conseguenza della 
tempesta Lothar, numerose aziende forestali hanno acquistato grosse 
macchine per sfruttare il legname abbattuto dalla tempesta. Per 
ammortizzare detti strumenti, le aziende sono oggi costrette a 
vendere i loro servizi a prezzi inferiori. I proprietari di boschi 
privati, spesso privi di simili macchinari, possono così usufruire 
di tale offerta, che permette loro di coprire i costi e addirittura 
di trarre un lieve profitto dalle loro attività. Il settore pubblico 
ha invece utilizzato soprattutto il personale e i macchinari già a 
sua disposizione.
Il bosco offre un grosso potenziale di riduzione delle emissioni di 
CO2 Durante la crescita, il legno assorbe tanto CO2 quanto ne libera 
la sua combustione o la sua decomposizione. Il suo bilancio di CO2 è 
dunque neutro. L’impiego di 2,5 milioni di metri cubi di legno 
inutilizzato permetterebbe alla Svizzera di ridurre la produzione di 
CO2 di 2 milioni di tonnellate, una quantità equivalente al 5% delle 
sue emissioni annue. Utilizzato per sostituire calcestruzzo, 
laterizi o acciaio, il legno permette di evitare le emissioni di CO2 
legate alla produzione di tali materiali. L’UFAFP stima che, 
sfruttando una parte del potenziale offerto dai boschi svizzeri, 
l’uso del legno nel settore edile potrebbe abbattere di 1,5 milioni 
di tonnellate le emissioni annue di CO2. L’impiego del potenziale 
rimanente per sostituire le energie fossili consentirebbe di ridurre 
ulteriormente le emissioni di CO2 di 0,5 milioni di tonnellate 
l’anno.
Nell’ambito dei programmi legno21 e SvizzeraEnergia, la 
Confederazione e i Cantoni, in collaborazione con gli ambienti 
economici, promuovono l’impiego del legno nell’edilizia e nella 
produzione energetica. Tale impegno ha inoltre lo scopo di 
migliorare il bilancio di CO2 della Svizzera al fine di raggiungere 
entro il 2010 gli obiettivi di riduzione fissati dal Protocollo di 
Kyoto.
UFAFP  UFFICIO FEDERALE DELL’AMBIENTE,  
DELLE FORESTE E DEL PAESAGGIO
Servizio stampa
Informazioni
•	Statistica forestale: 
•	Marco Zanetti, UFAFP, Direzione delle foreste, tel. 031 324 
77 84 
•	Arthur Zesiger, Ufficio federale di statistica, tel. 032 
713 62 00
•	Domande sul CO2: 
•	Andrea Burkhardt, UFAFP, sezione Economia e clima, tel. 031 
322 64 94
Internet
I dati completi relativi alla statistica forestale sono 
consultabili al sito http://www.agr-bfs.ch/

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