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Quinta riunione del comitato agricolo misto Svizzera-UE

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Il comitato misto per l’accordo agricolo tra Svizzera e Unione europea (UE) si è riunito oggi, sotto la presidenza svizzera, a Bruxelles. I temi principali della riunione sono stati il fascicolo relativo alle denominazioni di origine protette (DOP), l’estensione di concessioni doganali reciproche in seguito all’allargamento dell’UE e il coinvolgimento del Principato del Liechtenstein nell’accordo agricolo. L'accordo agricolo contiene una dichiarazione d’intenti comune nel campo delle indicazioni geografiche (IGP) e delle denominazioni d’origine (DOP). Tale dichiarazione prevede d’includere nell’accordo disposizioni inerenti alla protezione reciproca delle DOP e delle IGP, in termini sia di condizioni di registrazione sia di regimi di controllo, complementari a quelle già in vigore per i vini e i distillati. In vista dei negoziati sull’accordo con l'UE, il Consiglio federale ha conferito un mandato negoziale alla delegazione svizzera. Nel quadro di tale negoziato, la Svizzera intende privilegiare la variante di riconoscimento globale reciproco sulla base di liste. I Servizi della Commissione hanno sottolineato il loro interesse di principio ad intavolare questa trattativa nel 2006, non appena verrà loro assegnato un mandato negoziale da parte del Consiglio dell’Unione europea. Nel corso di quest’anno il comitato misto ha emesso due decisioni sulla semplificazione amministrativa nel quadro del commercio dei vini e dei vegetali. Inoltre, ne emanerà altre due per corrispondenza prima della fine dell’anno: una relativa a concessioni doganali in seguito all’allargamento dell’UE verso l’Est e l’altra relativa all’aggiornamento dell’allegato sui prodotti coltivati biologicamente. La Svizzera, inoltre, è favorevole, in linea di principio, alla richiesta presentata dal Liechtenstein di entrare a far parte dell’accordo bilaterale sull’agricoltura. Attualmente tra Svizzera e Germania, Francia, Italia nonché Ungheria vigono ancora accordi bilaterali commerciali (in particolare contingenti per gli insaccati). La Commissione dell’UE vorrebbe estendere questi contingenti a tutti e 25 gli Stati membri. La Svizzera si è dichiarata disposta a prendere in esame questa richiesta della Commissione europea nel quadro della clausola evolutiva dell’accordo agricolo. Quest’ultima (art. 13 dell’accordo) stabilisce che le parti contrattuali possono liberalizzare progressivamente il commercio di prodotti agricoli. Per ulteriori informazioni: Christian Häberli, Capo della Delegazione svizzera, Responsabile Divisione affari internazionali e promozione delle vendite, tel. 079 277 61 85 / 031 322 25 13 Ufficio federale dell’agricoltura Servizio della stampa e dell’informazione

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