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BFS: Censimento della popolazione 2000: programma d’analisi

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Censimento della popolazione 2000: programma d’analisi

La naturalizzazione non è sempre garanzia di una migliore 
integrazione
La seconda generazione di origine straniera beneficia di una 
formazione più elevata di quella dei propri genitori. In questo 
gruppo, i naturalizzati forniscono prestazioni superiori ai non 
naturalizzati e persino agli svizzeri di nascita per quanto concerne 
la formazione e la condizione professionale. I giovani di origine 
italiana e spagnola sono i meglio integrati nella società svizzera, 
mentre rimane ancora molta strada da compiere ai giovani di origine 
serba e montenegrina (kosovari inclusi), turca e portoghese. Il 
tasso di disoccupazione dei naturalizzati mostra tuttavia che il 
passaporto svizzero non sempre è garanzia di una migliore 
integrazione. In questo ambito, la riuscita è infatti condizionata, 
al di là delle caratteristiche individuali, da aspetti di tipo 
strutturale. Questi legami complessi sono stati oggetto di due studi 
realizzati su incarico dell'UST dalla Scuola universitaria 
professionale per il lavoro sociale di Lucerna e dal Forum svizzero 
per lo studio delle migrazioni e della popolazione di Neuchâtel, 
incentrati sulla situazione sociale della seconda generazione e 
sulla naturalizzazione. La seconda generazione di origine straniera: 
un gruppo eterogeneo Nel 2000 si contavano circa 500'000 persone 
appartenenti alla seconda generazione di origine straniera nate in 
Svizzera, ovvero il 7 per cento della popolazione residente nel 
nostro Paese. Il 32,3 per cento delle persone della seconda 
generazione ha acquisito la nazionalità svizzera. Il tasso di 
naturalizzati varia da una comunità all’altra: guidano la classifica 
i francesi e i croati dai 20 ai 24 anni rispettivamente con il 59,5 
e il 55,8 per cento di naturalizzati. Molto indietro nella 
graduatoria troviamo i macedoni (16,2%), i portoghesi (15,6%), gli 
spagnoli (14,2%) e gli originari della Serbia-Montenegro, Kosovo 
incluso (10,0%). Se tali percentuali sono sistematicamente più 
elevate per i giovani nati in Svizzera rispetto a quelli nati 
all’estero, a volte esse presentano scarti considerevoli al loro 
interno: così, per esempio, è il 55,8 per cento dei croati nati in 
Svizzera a possedere la cittadinanza elvetica, contro solo il 12,3 
per cento dei croati nati all’estero. Affermazione sociale più 
rapida rispetto ai giovani svizzeri Se i figli d’immigrati godono di 
una situazione migliore dei propri genitori, a livello di formazione 
e di condizione professionale equivalente essi presentano 
addirittura un’ascesa sociale più rapida dei giovani svizzeri. 
Questa situazione è tanto più pertinente per le persone 
naturalizzate provenienti da famiglie che occupano in media 
posizioni socioprofessionali elevate. Infatti, il 46 per cento dei 
naturalizzati ventenni di seconda generazione con genitori che 
beneficiano di una formazione terziaria seguono le formazioni più 
elevate (università o scuole universitarie professionali). Tale 
proporzione è del 33 per cento tra i non naturalizzati e del 23 per 
cento tra gli svizzeri di nascita. Sono soprattutto gli stranieri di 
seconda generazione naturalizzati in età molto giovane a seguire o 
aver concluso le formazioni più elevate: questo fenomeno riguarda 
infatti il 29 per cento dei naturalizzati prima dei 15 anni contro 
il 15 per cento delle persone naturalizzate tra i 15 e i 19 anni. I 
naturalizzati della seconda generazione si caratterizzano per un 
grado di formazione più elevato rispetto ai loro coetanei svizzeri 
di nascita. I naturalizzati tra i 20 e i 24 anni hanno in effetti 
una probabilità 2,5 volte superiore ai coetanei non naturalizzati di 
seguire una formazione terziaria. Più la naturalizzazione è precoce, 
più elevate sono le probabilità di avanzare professionalmente e, 
quindi, di inserirsi nella società. Questo fenomeno conferma che la 
naturalizzazione, associata alla scolarizzazione e alla condizione 
socioprofessionale dei genitori, è una delle chiavi di successo 
della riuscita professionale. Italiani e spagnoli meglio integrati I 
giovani italiani e spagnoli nati nel nostro Paese godono di una 
posizione sociale molto simile agli svizzeri. Invece i giovani 
facenti parte dei gruppi di popolazione di recente immigrazione, 
provenienti da contesti socioculturali molto diversi, quali la 
Serbia-Montenegro (Kosovo incluso), il Portogallo e la Turchia, 
presentano grandi differenze sia quanto al grado di formazione che 
alla situazione sul mercato del lavoro e incontrano, in genere, 
difficoltà maggiori nell’integrazione. Le persone appartenenti a 
questa categoria lavorano principalmente nelle costruzioni e nel 
ramo alberghiero, occupazioni tipiche della prima generazione di 
stranieri, che non necessitano di una formazione elevata e le cui 
condizioni di lavoro sono spesso precarie. Naturalizzazione non 
sempre sinonimo d’integrazione Le persone della seconda generazione 
che hanno acquisito la nazionalità svizzera presentano un 
atteggiamento che quanto alla formazione e alla condizione sul 
mercato di lavoro si avvicina a quello degli svizzeri di nascita, e 
in alcuni casi lo supera addirittura. Per contro, alcuni 
naturalizzati, in primo luogo le donne e gli stranieri di recente 
immigrazione, si trovano in situazioni più precarie e sono 
maggiormente esposti al rischio della disoccupazione rispetto agli 
altri gruppi. Se da un lato la naturalizzazione sembra facilitare 
l’inserimento degli stranieri, dall’altro, essa non può garantire 
loro l’integrazione professionale.
UFFICIO FEDERALE DI STATISTICA
Servizio stampa
Popolazione di origine straniera - definizioni
Le definizioni qui riportate sono di carattere rigorosamente 
demografico e si basano sul luogo di nascita e la nazionalità di 
origine. La prima generazione di stranieri comprende le persone nate 
all’estero che al momento della loro immigrazione nel nostro Paese 
possedevano la cittadinanza straniera. Nel 2000, 1'468'253 persone, 
ovvero il 20 per cento della popolazione residente, rispecchiavano 
questa definizione. Tra di esse, 357'064, ovvero quasi una persona 
su quattro, hanno acquisito la nazionalità svizzera nel corso della 
loro vita. Fanno parte della seconda generazione le persone nate in 
Svizzera di origine straniera. Sono considerate di origine straniera 
le persone che alla nascita possedevano una nazionalità diversa da 
quella svizzera, indipendentemente dal fatto che successivamente si 
siano naturalizzati o meno. Il gruppo di popolazione che rispecchia 
tale definizione è stimato a 499'060 persone, ovvero al 7 per cento 
della popolazione residente in Svizzera nel 2000. Di queste, 160'922 
persone, ossia il 32 per cento del gruppo, sono state naturalizzate. 
I dati del censimento federale della popolazione non permettono di 
circoscrivere le persone di terza generazione di origine straniera. 
Esse sono incluse nel gruppo precedente.
Integrazione
Nel presente contesto si intende per integrazione la partecipazione 
alla vita educativa e socioeconomica della Svizzera. Tale 
integrazione, definita strutturale, può essere desunta dalle 
informazioni fornite dalle persone in occasione dell’ultimo 
censimento riguardanti il grado di formazione, la professione, la 
categoria socioprofessionale o la posizione professionale. Il 
concetto non tiene invece conto della dimensione culturale 
dell’integrazione. Il percorso d’integrazione individuale è 
condizionato dalla biografia migratoria, dall'origine 
socioculturale, dalla durata del soggiorno in Svizzera, dal grado di 
formazione e dalle relazioni sociali sul posto. Ma anche la società 
d’accoglienza è parte attiva nel processo d’integrazione attraverso 
le condizioni quadro o i provvedimenti che applica al riguardo, 
quale il riconoscimento dei titoli di studio e delle competenze, la 
discriminazione nelle assunzioni o l’inclusione nel mercato del 
lavoro.
Informazioni:
Centrale informazioni sul censimento della popolazione, tel. : 032 
713 61 11 o 032 713 63 13
Werner Haug, UST, Divisione indagini e studi demografici, tel. : 032 
713 66 85
Rosita Fibbi, Forum svizzero per lo studio delle migrazioni e della 
popolazione, Neuchâtel,
tel. : 079 242 84 14 o 032 718 39 23
Eva Mey, Scuola universitaria professionale per il lavoro sociale, 
Lucerna, tel. : 079 513 07 49 o 041 367 48 80
Nuova pubblicazione:
Fibbi R. et al., 2005, L’intégration des populations issues de 
l’immigration en Suisse : personnes naturalisées et deuxième 
génération - Die Integration der ausländischen zweiten Generation 
und der Eingebürgerten in der Schweiz, Neuchâtel: Ufficio federale 
di statistica, n. di ordinazione: 001-0050. Prezzo: Fr. 20.-- (IVA 
non inclusa)
Servizio stampa UST, tel.: 032 713 60 13; fax: 032 713 63 46
Per ordinazioni: tel.: 032 713 60 60, fax: 032 713 60 61, e-mail:  
order@bfs.admin.ch
Per ulteriori informazioni e pubblicazioni in forma elettronica si 
rimanda al sito Internet dell’UST all’indirizzo: 
http://www.statistica.admin.ch
Servizio abbonamenti ai comunicati stampa per e-mail. Sottoscrizione 
all’indirizzo: http://www.news-stat.admin.ch

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