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BFS: Cinque anni di statistica delle condanne penali dei minorenni (1999-2003)

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Cinque anni di statistica delle condanne penali dei minorenni (1999- 2003)

Criminalità giovanile: in prevalenza consumo di stupefacenti e furti
La maggioranza delle condanne pronunciate nei confronti di minorenni 
(da 7 a meno di 18 anni) riguarda il consumo di stupefacenti e il 
furto. Tredici sentenze su cento riguardano un reato di violenza 
spesso non grave in senso penale. Mentre per i furti il livello è 
rimasto stabile negli ultimi tre anni, per il consumo di 
stupefacenti è stato invece registrato un calo nel 2003. I minori 
sono in genere sanzionati con un obbligo a prestare un lavoro, un 
ammonimento o una multa senza condizionale. Questi sono i principali 
risultati tratti dalla statistica delle condanne penali dei 
minorenni (1999-2003) realizzata dall’Ufficio federale di statistica 
(UST). Il numero di condanne pronunciate dai tribunali dei minorenni 
e dalle autorità cantonali competenti (12'300 condanne) cresce dal 
1999, anno in cui fu istituita questa nuova statistica. Nel 2003 
esso ha raggiunto le 13'500 unità (+9,8% rispetto al 1999). La 
maggior parte delle condanne continua a sanzionare reati contro il 
patrimonio (44%), di cui soprattutto furti (65%) e danneggiamenti 
(34%). Seguono le condanne per infrazioni alla legge federale sugli 
stupefacenti (36%), di cui la maggioranza (88%) per consumo. Dal 
1999 al 2003, le condanne penali di minorenni per reati di violenza 
sono passate dal 10 al 13 per cento, ossia da 1237 nel 1999 a 1729 
casi nel 2003 (+40%). Quasi l'80 per cento di questo incremento è 
dovuto all'aumento del numero di lesioni semplici, vie di fatto e 
minacce. La delinquenza minorile continua dunque ad essere dominata 
da infrazioni poco gravi, mentre i crimini restano eccezionali. Si 
tratta di circa 120 casi l'anno, di cui la metà rappresentata da 
incendi. In maggioranza adolescenti di sesso maschile Nel 2003, l’80 
per cento delle condanne penali contro minori, in maggioranza (82%) 
di sesso maschile (11'062), sono state pronunciate nei confronti di 
adolescenti (da 15 a meno di 18 anni; 10'715). Tra il 1999 e il 
2003, le condanne nei confronti di fanciulli (da 7 a meno di 15 
anni) sono diminuite passando da 2988 a 2768 casi; sono invece 
aumentate, nello stesso periodo, le sentenze emesse nei confronti di 
adolescenti (da 15 a meno di 18 anni), passate da 9348 a 10'715 
unità. L'affermazione secondo la quale l'età dei delinquenti 
minorenni vada diminuendo è quindi smentita dai dati. Nel 2003, il 
61 per cento delle condanne penali di minorenni riguardava giovani 
di nazionalità svizzera (8283), il 32 per cento ragazzi di 
nazionalità straniera domiciliati in Svizzera (4304), il 4 per cento 
richiedenti l’asilo (481) e il 3 per cento minorenni domiciliati 
all’estero (415). Questa ripartizione è rimasta alquanto stabile dal 
1999. 13 condanne su 100 per violenza Nel 2003, sono state 1729 le 
condanne pronunciate nei confronti di minori per reati di violenza, 
ovvero il 13 per cento di tutte le sentenze emesse nei confronti di 
minori. Il 58 per cento di queste riguardava reati di violenza quali 
lesioni semplici e vie di fatto, il cui numero è passato dal 1999 
rispettivamente da 288 a 454 e da 419 a 548 unità. Nel 2003, il 78 
per cento delle 1729 condanne per reati di violenza riguardavano 
adolescenti (da 15 a meno di 18 anni; 1350). Quanto al sesso dei 
minori, l’89 per cento erano ragazzi (1546). Ammonimenti e obblighi 
di prestare un lavoro per la maggior parte dei casi Nel 2003, le 
pene sancite contemplavano nel 30 per cento dei casi (4061) un 
obbligo di prestare un lavoro, nel 27 per cento (3626) un 
ammonimento e nel 18 per cento (2445) una multa senza condizionale. 
Le detenzioni costituivano invece solo il 6 e il 2 per cento delle 
condanne, rispettivamente per la carcerazione con condizionale (875) 
e la detenzione senza condizionale (306). La ripartizione delle 
sanzioni ha subito poche modifiche negli ultimi cinque anni. Unici 
cambiamenti da segnalare sono la diminuzione della quota di 
ammonimenti (31% nel 1999 e 27% nel 2003) e l’aumento della quota 
delle multe senza condizionale (15% nel 1999 e 18% nel 2003). Le 
rare detenzioni sono rimaste stabili.
La statistica delle condanne penali dei minorenni fornisce 
informazioni sul numero, la struttura e l'evoluzione delle condanne 
pronunciate conformemente al diritto penale dei minorenni. I dati 
provengono dai tribunali dei minori, dalle commissioni scolastiche e 
dalle prefetture e censiscono il tipo di decisioni, i reati 
menzionati e le sanzioni pronunciate. Distinguendo tra sesso, età, 
nazionalità e luogo di nascita delle persone la statistica permette 
altresì di effettuare elaborazioni analitiche sulla base di queste 
caratteristiche demografiche.
UFFICIO FEDERALE DI STATISTICA
Servizio stampa
Informazioni:
Vanessa Robatti Mancini, UST, Sezione criminalità e diritto penale, 
tel.: 032 713 69 59
Nuova pubblicazione:
Attualità UST, Statistica delle condanne penali dei minorenni nel 
2003. Stato della banca dati al 12 agosto 2004.  Neuchâtel 2004.
Disponibile in tedesco, numero di ordinazione: 367-0301 e in 
francese, numero di ordinazione 367-0302. Prezzo: gratuito
Servizio stampa UST, tel.: 032 713 60 13; fax: 032 713 63 46
Per ordinazioni: tel.: 032 713 60 60, fax: 032 713 60 61, e-mail:  
order@bfs.admin.ch
Per ulteriori informazioni e pubblicazioni in forma elettronica si 
rimanda al sito Internet dell’UST all’indirizzo: 
http://www.statistica.admin.ch
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