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Touring Club Schweiz/Suisse/Svizzero - TCS

Consultazione sull' ordinanza 130 g di CO2 Il TCS per indicazioni precise sui prezzi per i consumatori

Bern (ots)

Il valore limite di 130 g di CO2 per chilometro previsto nell'ordinanza sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica è condiviso dal TCS. Per raggiungere gli obiettivi di riduzione di CO2, si tratta infatti di imporre ai costruttori norme più severe, ma senza penalizzare inutilmente i consumatori. Sebbene si sia pronunciato da subito per la ripresa del valore limite UE, ritiene che le prescrizioni di applicazione previste non siano favorevoli per i consumatori.

I costruttori di automobili puntano su motori efficienti in termini energetici, ossia che emettono meno CO2. Tra il 2005 e il 2010, le emissioni medie di CO2 di tutte le automobili nuove vendute in Svizzera sono diminuite da 189 a 161 g/km. Tali valori scenderanno probabilmente nel 2011 a 155 g/km e nel 2015 a 133 g/km. In questo modo, il limite delle emissioni di 130 g di CO2/km - da tempo rivendicato dal TCS - diventerà una realtà per le vetture nuove, con un ritardo minimo.

Numerosi ostacoli per l'importazione diretta Secondo il progetto d'ordinanza, le persone che intendono importare direttamente la propria automobile devono vedersela con una miriade di ostacoli burocratici. A partire dal secondo semestre 2012 infatti, si prevede l'introduzione di una tassa per ogni superamento del valore limite di 130 g/km. Stando alla proposta, infatti, un veicolo importato direttamente da un privato sarebbe ammesso alla circolazione solo se il proprietario è in possesso di un attestato dell'Ufficio federale delle strade (USTRA) che conferma che il titolare ha pagato la "tassa CO2", calcolata sulla vettura importata. Questa nuova procedura complica inutilmente l'importazione diretta dei veicoli. Gli importatori ufficiali potranno invece pagare la tassa una volta l'anno sulla base della media delle emissioni di C02 dei veicoli venduti.

Dal momento che la tassa sarà obbligatoria, il TCS ha l'intenzione di proporre sul suo sito Internet un calcolatore CO2 che consenta di verificare l'importo della tassa dovuta per un veicolo che supera il limite dei 130 g/km.

Secondo il TCS, questo processo alquanto burocratico danneggia il consumatore. Si penalizzano, infatti, le importazioni dirette che offrono al consumatore un'alternativa interessante, anche se non mancano gli inconvenienti.

In quanto organizzazione di protezione dei consumatori, il TCS s'impegnerà affinché la sanzione possa essere versata dopo la messa in circolazione dell'automobile. Si tratta anche di evitare eccessive attese per l'ammissione di modelli di nicchia che, oltre all'omologazione UE, devono ancora ottenere il certificato d'omologazione svizzero. In ossequio ad una maggiore trasparenza, il TCS chiede che, nei casi in cui la prima messa in circolazione avvenga all'estero, la tassa sul CO2 prelevata oltre frontiera sia dedotta da quella prevista in Svizzera!

Infobox : Per il calcolo della sanzione CO2, prendere in considerazione il tasso di cambio attuale dell'euro La conseguenza dell'aumento del corso del franco svizzero è che la sanzione per grammo di CO2 prevista nella Confederazione risulta sensibilmente più elevata che nell'UE. Le multe fissate nell'ordinanza si basano infatti su un corso di cambio di CHF 1,50, di gran lunga non più attuale. Tenuto conto della nuova situazione (la BNS ha fissato il corso del franco svizzero ad almeno CHF 1,20), il TCS chiede una riduzione di prezzo del 20%.

Contatto:

Renato Gazzola, portavoce del TCS, 079 686 08 80,
renato.gazzola@tcs.ch

Le foto del TCS sono su Flickr
(www.flickr.com/photos/touring_club/collections).
I video del TCS sono su Youtube (www.youtube.com/tcs).

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