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Il Consiglio federale opta per un tasso d'interesse minimo del 2,25%

Berna (ots)

Il Consiglio federale ha deciso di ridurre il tasso
d'interesse minimo dal 3,25 al 2,25% a partire dal 1° gennaio 2004. 
Viste le forti oscillazioni dei mercati finanziari, a partire 
dall'anno prossimo il tasso d'interesse minimo verrà riesaminato 
ogni anno.
La situazione finanziaria degli istituti di previdenza permane tesa. 
Infatti, stando agli attuali risultati dello studio annuale " Risk 
Check-Up ", realizzato dalla Complementa Investment Controlling SA 
in collaborazione con AWP Sécurité sociale, la percentuale delle 
casse pensioni in deficit di copertura, valutata al 45% alla fine 
del 2002, alla fine di marzo del 2003 era salita al 60. Nonostante 
il sensibile miglioramento della borsa intervenuto nel frattempo ne 
abbia determinato un calo, questa percentuale si situa tuttora 
attorno al 40%. Inoltre, circa il 40% degli istituti di previdenza 
ha una capacità di rischio limitata. Ciò significa che solo il 20% 
circa delle casse pensioni ha un grado di copertura superiore al 
100% e riserve di fluttuazione sufficienti. Le forti variazioni che 
caratterizzano i mercati finanziari celano tuttavia il rischio di 
un'inversione di tendenza in senso negativo.
In questo contesto un tasso d'interesse minimo del 2,25% è 
funzionale alla stabilità finanziaria degli istituti di previdenza e 
mira a garantire e a sviluppare a lungo termine la previdenza 
professionale. Fissando il tasso d'interesse minimo al 2,25% il 
Consiglio federale ha dunque voluto essere prudente: un tasso 
d'interesse minimo del 2,25% permette infatti di tenere 
adeguatamente conto dell'attuale situazionedegli investimenti e 
della situazione finanziaria degli istituti di previdenza. 
L'evoluzione positiva registrata nel secondo trimestre del 2003 
giustifica un tasso d'interesse minimo superiore a quello proposto 
il 22 maggio 2003 dalla Commissione federale LPP (2%), la cui 
raccomandazione era però basata su cifre aggiornate alla fine di 
marzo. Applicando le riflessioni della commissione alle cifre 
aggiornate al 30 giugno si ottiene il tasso del 2,25% deciso dal 
Consiglio federale. Vista la situazione degli istituti di previdenza 
non è tuttavia opportuno dare agli ultimi sviluppi intervenuti sui 
mercati finanziari un'importanza ancora maggiore. Considerando le 
forti oscillazioni che caratterizzano i mercati finanziari, non si 
possono neanche escludere una stagnazione o un'inversione di 
tendenza nel terzo o nel quarto trimestre.
Un tasso d'interesse minimo prudente, oltre a distendere la 
situazione degli istituti di previdenza, dovrebbe avere un effetto 
stabilizzante sul sistema. Questa prudenza si rivela ancor più 
necessaria se si pensa che l'entrata in vigore della riduzione del 
tasso di conversione (dal 7,2 al 6,8 per cento su un periodo di 10 
anni) prevista nel quadro della 1a revisione LPP, è ritardata di un 
anno. La modifica del tasso di conversione rappresenta un importante 
sgravio per gli istituti di previdenza. Se l'anno prossimo 
l'evoluzione degli investimenti sarà superiore al tasso d'interesse 
minimo fissato, gli istituti di previdenza avranno la possibilità di 
ricostituire le riserve assottigliatesi nel corso degli ultimi tre 
anni in seguito al cattivo andamento della borsa e, all'occorrenza, 
di distribuire le eccedenze ai destinatari. Visto il livello 
contenuto dell'inflazione e l'evoluzione dei salari, l'applicazione 
di un tasso d'interesse minimo prudente molto probabilmente non 
metterà in questione l'obiettivo delle prestazioni.
La decisione del Consiglio federale costituisce una risposta 
appropriata all'evoluzione positiva e alle oscillazioni del mercato 
dei capitali nonché all'attuale situazione finanziaria degli 
istituti di previdenza. In questo contesto, a partire dall'anno 
prossimo il Consiglio federale riesaminerà (provvisoriamente) ogni 
anno il tasso d'interesse minimo.
DIPARTIMENTO FED. DELL'INTERNO
Servizio stampa e informazione
Informazioni: tel. 031 322 90 61
Jürg Brechbühl, 
vicedirettore                                                        
Ufficio federale delle assicurazioni sociali

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