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Prosegue la revisione del diritto d’autore

Berna (ots)

10.06.2005. Oggi il Consiglio federale ha incaricato
il Dipartimento federale di giustizia e polizia di elaborare entro 
l’inizio del 2006 un disegno di nuova legge sul diritto d’autore, 
che adegui alla tecnologia digitale la protezione di opere 
letterarie e artistiche e delle prestazioni ad esse connesse.
In occasione della procedura di consultazione, ha ottenuto ampio 
consenso la ratifica dei Trattati Internet dell’Organizzazione 
mondiale della proprietà intellettuale. Divergenti invece sono state 
le opinioni in merito all’attuazione degli impegni internazionali 
derivanti dai Trattati; ciò a causa dei diversi interessi 
rappresentati dalle organizzazioni degli artisti, degli utenti e dei 
consumatori.
La trasposizione degli standard di sicurezza previsti dai due 
Trattati richiede, in particolare, l’introduzione nel diritto 
interno di un divieto di elusione delle misure tecniche, come ad 
esempio il blocco d’accesso o di riproduzione, per proteggere più 
efficacemente il titolare del diritto dalla pirateria in campo 
digitale. Non vi è consenso invece sul modo di tutelare i 
consumatori da un abuso delle possibilità di controllo. In questo 
ambito il disegno dovrebbe avvicinarsi maggiormente al diritto 
europeo. Un divieto totale di elusione dovrebbe applicarsi ai 
modelli commerciali del tipo "iTunes". Ha destato inoltre critiche 
il fatto che non sia chiaramente definito il download di musica e 
film a partire da fonti illegali mediante sistemi di file sharing. 
Ai sensi del diritto in vigore, il download per uso privato equivale 
all’allestimento di una copia privata ed è pertanto ammesso. È 
invece vietato mettere a disposizione il proprio hard disk per lo 
scambio di file musicali e video fra utenti. Tale divieto, che 
continuerà a valere anche in futuro, deve essere evidenziato con una 
chiara norma.
Ha incontrato una forte opposizione la disposizione secondo la quale 
il compenso per copie private può essere riscosso mediante una tassa 
non solo sui supporti vergini, quali ad esempio CD/DVD-RW, ma anche 
sugli apparecchi di registrazione. Si teme che il compenso sugli 
apparecchi gravi doppiamente sul consumatore, senza tuttavia 
semplificare il sistema di riscossione del compenso per fotocopiare 
opere in ambito aziendale. Va pertanto abbandonata l’idea della 
tassa sugli apparecchi. Inoltre va evitato che nel commercio 
elettronico i compensi sui supporti vergini portino ad una doppia 
imposizione per i consumatori.
Accolta invece con ampio favore l’autorizzazione di riproduzione di 
opere in una forma accessibile ai disabili, ad esempio mediante 
l’allestimento di audiolibri.
Nell’elaborazione del nuovo testo, saranno prese in considerazione 
unicamente le richieste di revisione che riguardano l’attuazione dei 
Trattati Internet e la relativa direttiva europea 
sull’armonizzazione di taluni aspetti del diritto d’autore e dei 
diritti connessi nella società dell’informazione.
Per ulteriori informazioni:
Emanuel Meyer, Istituto federale della proprietà intellettuale, tel. 
031 323 53 85

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