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Affrontare la carenza di alloggi agendo subito e senza indugio

Zurigo (ots)

La Svizzera è confrontata con una crescente penuria di alloggi: nel 2025 si prevede che verranno costruiti solo circa 42 000 nuovi alloggi a fronte dei 50 000 ritenuti necessari. In molte regioni il tasso di sfitto è estremamente basso e ciò comporta un aumento degli affitti. Uno studio dell'Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) conferma la necessità di intervenire sull'accelerazione delle procedure di autorizzazione edilizia e sulla riduzione dei ricorsi. Questi risultati rafforzano la convinzione della Società Svizzera degli Impresari-Costruttori (SSIC) che le riforme delle basi legali siano la leva più importante per combattere la penuria di alloggi.

La costruzione di abitazioni è in ritardo rispetto al fabbisogno

Nonostante una leggera ripresa dell'attività edilizia residenziale, secondo i dati della Confederazione il numero di abitazioni nuove non è sufficiente a soddisfare la crescente domanda. Quest'anno, l'offerta di alloggi nuovi sarà probabilmente inferiore del 20% rispetto alla domanda. Di conseguenza, lo spazio abitativo sarà sempre più limitato e gli affitti aumenteranno, soprattutto nelle città.

Lo studio dell'UFAB conferma la necessità di agire

L'Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) ha pubblicato martedì 1o luglio 2025 un nuovo studio sulle cause delle lunghe procedure di autorizzazione edilizia e del crescente numero di ricorsi. Lo studio illustra anche possibili soluzioni.

I risultati confermano ciò che la SSIC chiede da tempo: necessitiamo di riforme delle basi legali per accelerare le procedure di autorizzazione ed evitare, o trattare più rapidamente, i ricorsi inutili. Diversi interventi parlamentari perseguono proprio questi obiettivi e sono sostenuti da un'ampia maggioranza politica.

SSIC chiede che vengano adottati rapidamente provvedimenti concreti

La SSIC si adopera affinché questi provvedimenti siano attuati subito. È l'unico modo per attivare gli investimenti, stabilire una certezza del diritto e della pianificazione e creare lo spazio abitativo di cui c'è urgente bisogno.

In concreto la SSIC chiede:

1) Procedure di pianificazione e di autorizzazione più rapide

  • Accelerazione delle procedure di pianificazione e di autorizzazione edilizia.
  • Limitare i ricorsi agli interessi personali degni di protezione.
  • Limitare gli abusi in materia di ricorsi (ad es. tramite tasse o risarcimento per danni in caso di ritardi).

2) Adeguamento delle basi di pianificazione del territorio

  • Indici di sfruttamento più alti (ad es. + 2 piani).
  • Distanze dai confini minori.
  • Più zone miste fra residenza e lavoro.

3) Ponderazione trasparente degli interessi tra edilizia abitativa e protezione del patrimonio storico

  • Ponderare gli interessi della costruzione di alloggi almeno quanto quelli della protezione dei monumenti.
  • Limitare l'applicazione diretta dell'ISOS alle procedure di autorizzazione federale che hanno un legame diretto con la protezione degli insediamenti.
  • Ponderazione di base degli interessi tra ISOS e densificazione edilizia (spazio abitativo aggiuntivo) già nel piano direttore o nei regolamenti edilizi o i piani delle zone.

La SSIC è convinta che sia possibile e necessario avanzare rapidamente su questi punti. Lei ringrazio l'UFAB per il suo lavoro tempestivo e orientato alle soluzioni e aspetta ora un'implementazione rapida a livello politico e legislativo. Il tempo stringe. La Svizzera necessita di più alloggi, ora.

Contatto:

Jacqueline Theiler, responsabile Comunicazione SSIC
Tel. 058 360 76 42, jacqueline.theiler@baumeister.ch

Matthias Engel, portavoce SSIC
Tel. 058 360 76 35, matthias.engel@baumeister.ch

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