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Schweizerischer Gewerkschaftsbund SGB

Lacune nella sicurezza a Ginevra: finalmente il Consiglio federale si muove

Bern (ots)

Per ovviare alla sottodotazione di personale e per
colmare le gravi lacune nella sicurezza, il Consiglio federale ha 
deciso di rinforzare il Corpo delle guardie di confine (Cgcf) nella 
regione di Ginevra con altre 10 guardie di confine. Nel 2011 
inizieranno inoltre la formazione 48 nuovi agenti.
La trasmissione Temps présent, mandata in onda il 13 gennaio 2011 
dalla televisione romanda, ha indotto il Consiglio federale ad agire.
La trasmissione ha puntato i riflettori sulla criminalità 
transfrontaliera nella regione di Ginevra che ha ormai assunto 
dimensioni allarmanti e che è una conseguenza diretta della 
sottodotazione di personale del Corpo delle guardie di confine 
(Cgcf). Le misure immediate decise dal Consiglio federale sono un 
passo nella giusta direzione. I nuovi posti di lavoro possono far 
fronte almeno in parte alla sottodotazione cronica.
Nella seconda fase si dovrà aumentare l'effettivo autorizzato da 340 
a 400 unità. Questo aumento è necessario poiché con l'adesione della 
Svizzera a Schengen 150 guardie sono state tolte dal confine e sono 
utilizzate per il controllo dei passaporti all'aeroporto di Ginevra, 
un compito che prima dell'adesione incombeva alla polizia. Ciò ha 
generato una grave sottodotazione strutturale. Ai valichi e nel 
terreno interstiziale mancano guardie per combattere la criminalità 
transfrontaliera, il contrabbando organizzato e le entrate illegali. 
La situazione si è deteriorata al punto che non è più possibile 
garantire la necessaria sicurezza alla popolazione e nemmeno la 
sicurezza personale delle guardie.
Dal canto suo, garaNto chiede di finanziare questi posti di lavoro 
con un aumento del credito destinato al Cgcf invece che attraverso 
tagli nelle altre regioni gcf. Un'eventualità che garaNto respinge 
fermamente poiché significherebbe semplicemente spostare il problema 
in un'altra regione: le risorse del personale sono scarse ovunque.
Non si capisce come mai il comando centrale a Berna continui a fare 
orecchie da mercante sulle difficoltà di Ginevra: finora non ha 
richiesto nessuna misura di compensazione del personale e non ha 
fatto nessuna nota in merito nemmeno nel punto della situazione 
dell'Amministrazione federale delle dogane elaborato nel maggio 2010 
all'attenzione del Parlamento. Così facendo scarica la gestione delle
crisi sulle spalle dei media, del sindacato garaNto e del Consiglio 
federale.

Contatto:

André Eicher, segretario centrale di garaNto, tel. 079 380 52 53

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