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Comunicato stampa: Crisi del coronavirus: sempre più persone pagano con lo smartphone

Comunicato stampa: Crisi del coronavirus: sempre più persone pagano con lo smartphone
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Comunicato stampa

Sondaggio rappresentativo di Comparis sui mezzi di pagamento

Crisi del coronavirus: sempre più persone pagano con lo smartphone

Boom dei pagamenti contactless: l’80% degli svizzeri paga con carta o smartphone senza inserire il PIN. Nel 2019, la percentuale era di appena il 60%. La maggiore crescita la fanno registrare i pagamenti tramite smartphone: circa il 40% degli intervistati usa almeno una volta a settimana il cellulare per pagare. Sempre meno frequente è invece nel secondo anno di pandemia l’utilizzo dei contanti. «Lo smartphone è il portafoglio del futuro. Nei prossimi anni dovrebbe scalzare dalla posizione di numero 1 tra i mezzi di pagamento non solo il contante, ma anche le carte di credito e di debito – soprattutto per le piccole somme», afferma l’esperto Comparis Michael Kuhn.

Zurigo, 7 settembre 2021 – Avvicinare la carta al terminale di pagamento o tirare fuori al volo il cellulare: nel secondo anno di Covid, ormai l’80% degli svizzeri paga contactless. Prima della pandemia, la percentuale era solo del 60%. Questo è quanto emerge da un sondaggio rappresentativo del servizio di confronti online Comparis.

Decisivo l’aumento dei limiti sui pagamenti contactless

La crisi del coronavirus ha accelerato un trend già in atto. Uno dei motivi del maggior successo dei pagamenti senza contatto è l’aumento del limite da 40 a 80 franchi sancito dagli emittenti di carte svizzeri ad aprile 2020. «Solitamente, chi scopre il comfort del pagamento digitale non torna più indietro – anzi, tenderà a portare con sé meno contanti», spiega l’esperto di Comparis Michael Kuhn.

Impennata del mobile payment

Si sta diffondendo ormai a macchia d’olio soprattutto il pagamento con dispositivi mobili come cellulare e smartwatch. Se prima della pandemia era appena il 13% degli intervistati a pagare almeno una volta alla settimana usando queste tecnologie digitali, attualmente la percentuale è già di circa il 40%.

L’utilizzo di carte di credito e di debito, invece, segna un ristagno (67% contro il 70% dello scorso anno).

Il mobile payment è la modalità preferita per pagare piccole somme

Per piccoli importi fino a 50 franchi, con una percentuale del 72% il mezzo di pagamento preferito è di gran lunga il mobile payment. Quando invece bisogna pagare prezzi leggermente più alti, tra i 50 e i 500 franchi, a dominare la classifica sono le carte di debito e di credito. Per importi superiori si ricorre maggiormente all’«acquisto con fattura» e all’«acquisto a rate». Il contante è ormai stato spodestato in tutte le categorie.

Alla domanda sul mezzo di pagamento utilizzato più di frequente per gli acquisti online, come lo scorso anno la gran parte degli svizzeri ha indicato la carta di credito (34%) – seguono con un certo distacco l’acquisto con fattura (18%) e l’acquisto a rate (17%). Ancora più indietro si piazzano il contante (contrassegno, pagamento in contanti al momento della consegna) con il 13% e il mobile payment con il 10%.

Svizzera senza contanti? Solo con più sicurezza dei dati

Nel complesso, per quanto riguarda i contanti l’andamento è diverso. Prima delle misure di contenimento del coronavirus, infatti, il 39% gli intervistati pagava ogni giorno con monete e banconote. Da allora, la percentuale è scesa ad appena il 28%. Paga cash almeno una volta a settimana invece il 78% dei partecipanti al sondaggio (prima del Covid: 86%). Rispetto all’anno Covid 2020, comunque, l’utilizzo settimanale del denaro contante è risalito di 4 punti percentuali.

Il progressivo abbandono di monete e banconote si rispecchia anche nella domanda «Potrebbe immaginarsi una Svizzera senza contanti?» Il 49% dei partecipanti al sondaggio si è dichiarato in parte o del tutto favorevole, ma solo a condizione che né lo Stato né soggetti terzi abbiano accesso ai dati. «La sicurezza dei dati, quindi, è anche il fattore chiave per vedere un domani una Svizzera senza contanti», conclude Kuhn. Il 55% degli intervistati, ad esempio, non riesce a immaginarsi una Svizzera «cashless» perché teme un’eccessiva sorveglianza sul traffico dei pagamenti.

Dopo il Covid, il 44% degli intervistati porta meno contanti con sé rispetto a prima della pandemia (stesso esito del sondaggio 2020), e il 30% rinuncia completamente al denaro di carta e metallo (anno precedente 26%).

Metodologia

Il sondaggio rappresentativo online è stato condotto nel mese di luglio 2021 dall’istituto di ricerche di mercato innofact, su incarico di comparis.ch, e ha coinvolto 1’017 persone in tutte le regioni della Svizzera.

Maggiori informazioni

Michael Kuhn
esperto Comparis in credito ai consumatori
telefono: 044 360 53 91
e-mail:  media@comparis.ch
comparis.ch

Chi è comparis.ch

Con oltre 80 milioni di visite all’anno, comparis.ch è uno dei siti web svizzeri più utilizzati. L’azienda confronta tariffe e prestazioni di casse malati, assicurazioni, banche, gestori di telefonia e presenta la più grande offerta online di auto e immobili in Svizzera. Grazie ad ampi confronti e valutazioni esaustive, Comparis porta trasparenza sul mercato, rafforzando così il potere decisionale dei consumatori. Fondata nel 1996 dall’economista Richard Eisler, l’impresa con sede a Zurigo oggi conta circa 200 dipendenti.

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