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Chancellerie fédérale ChF

La sicurezza durante il WEF: Risposta del Consiglio federale a un'interpellanza ordinaria

Berna (ots)

La sicurezza durante il WEF: il Canton Grigioni è responsabile ma
la Confederazione coadiuva
La polizia cantonale grigionese è responsabile della
sicurezza durante il Foro economico di Davos (World Economic Forum
WEF), che si svolge dal 25 al 30 gennaio. Ma, come ha ribadito il
Consiglio federale mercoledí nella sua risposta a un'interpellanza
ordinaria del consigliere nazionale Alexander J. Baumann, per la
sicurezza delle persone tutelate dal diritto internazionale la
Confederazione è garante rispetto agli altri Stati. La Confederazione
inoltre versa al canton Grigioni un'indennità finanziaria.
Il WEF è un evento straordinario
Nella sua risposta il Consiglio federale sottolinea il carattere
eccezionale di questo "evento annuale importantissimo nel calendario
politico svizzero". Nessun altro incontro infatti riunisce una cosí
ricca presenza di personalità di spicco di molti Stati, consentendo
al Consiglio federale contatti ai piú alti livelli, sia
governamentale che economico. Durante l'estate scorsa il Consiglio
federale ha del resto definito il WEF "evento straordinario", ai
sensi dell'ordinanza sulle prestazioni finanziarie ai Cantoni per la
salvaguardia della sicurezza interna (RS 120.6). Ciò spiega il
finanziamento, da parte della Confederazione, dell'80% dei costi per
i dispositivi supplementari di protezione delle persone tutelate dal
diritto internazionale.
Vista l'esperienza del Foro dell'anno scorso, la Confederazione e
il canton Grigioni hanno creato un organo di coordinazione,
competente per tutti gli aspetti relativi alla sicurezza durante il
WEF. La polizia cantonale dei Grigioni potrà inoltre contare su 300
membri del Corpo della guardia delle fortificazioni - il triplo
dell'anno precedente -, cui spetteranno le operazioni di
sorveglianza. Quest'anno la Confederazione assume anche il
coordinamento delle informazioni e mette a disposizione elicotteri
per gli interventi della polizia, personale, materiale e veicoli. Un
servizio ausiliare militare non sarà preso in considerazione prima di
esaurire tutte le possibilità della sfera civile cantonale.
Libertà di riunione o di soggiorno?
Per quanto riguarda l'arrivo a Davos di persone che vivono in
Svizzera, spetta ai cantoni interessati adottare misure a
salvaguardia della sicurezza e dell'ordine. In questo ambito, ha
precisato il Consiglio federale, occorre valutare se la libertà di
riunione e di soggiorno è preminente o meno rispetto all'ordine
pubblico. In merito all'entrata in Svizzera di stranieri non qui
domiciliati, il Consiglio federale ha emanato il divieto contro
coloro che hanno appoggiato o già preso parte a manifestazioni
violente in analoghe occasioni.

Contatto:

Il portavoce del Consiglio federale, Achille Casanova,
Vicecancelliere.

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