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Comparis: il Barometro Ipoteche nel primo trimestre 2010 - Ancora prezzi bassi per le ipoteche

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Zürich (ots)

Informazione: i grafici possono essere scaricati
gratuitamente in formato pdf su: 
http://www.presseportal.ch/fr/pm/100003671/comparis_ch_ag/?langtid=4
Continuano i tempi favorevoli per i titolari di un'ipoteca: anche 
nel primo trimestre 2010 i tassi d'interesse ipotecari sono rimasti 
saldi sul loro minimo livello storico. Questi i dati emersi nel 
Barometro Ipoteche del servizio di confronto internet comparis.ch. 
Nonostante il prezzo interessante, le ipoteche a tasso fisso hanno 
perso un po' d'importanza.
Nel primo trimestre 2010 i tassi d'interesse ipotecari hanno avuto
un'evoluzione simile a quella dei trimestri precedenti: le ipoteche 
continuano a essere concesse a prezzi imbattibili. Ma c'è di meglio: 
il primo trimestre 2010 è stato il più conveniente dal crollo dei 
tassi nell'autunno del 2008, come risulta dal Barometro Ipoteche del 
servizio di confronto internet comparis.ch, pubblicato 
trimestralmente.
Il primo trimestre di quest'anno è stato piacevole per i titolari 
di un'ipoteca i quali, dopotutto, hanno continuato a trarre vantaggio
dai tassi eccezionalmente bassi. Le ipoteche a tasso fisso sono 
diventate addirittura un po' più convenienti rispetto al trimestre 
precedente: un'ipoteca a tasso fisso con una durata di 5 anni, ad 
esempio, nel primo trimestre è costata in media il 2,5 per cento, 
registrando 0,1 punti percentuali in meno rispetto al quarto 
trimestre 2009. Anche le durate di 10 anni nel primo trimestre sono 
costate 0,1 punti percentuali in meno, attestandosi infatti su una 
media del 3,3 per cento. Le ipoteche a tasso variabile hanno 
presentato un tasso d'interesse invariato del 2,7 per cento (Grafico 
1). A causa della lieve riduzione dei prezzi, nel primo trimestre la 
curva dei tassi d'interesse delle ipoteche a tasso fisso si è solo 
spostata un po' verso il basso (Grafico 2).
Le ipoteche a tasso fisso perdono terreno
Anche se restano ancora il modello preferito, fin dall'inizio della 
fase di bassi tassi le ipoteche a tasso fisso hanno continuato a 
perdere sempre più in popolarità. Nel primo trimestre 2010 l'80 per 
cento dei debitori ipotecari ha mostrato interesse per questo modello
di finanziamento nella Borsa Ipoteche di comparis.ch, mentre nel 
trimestre precedente la quota ammontava ancora all'85 per cento. La 
richiesta di ipoteche a tasso variabile non si è ridotta di molto, 
dal 4 al 3 per cento; la richiesta di ipoteche Libor si è confermata 
sul 7 per cento, un valore comunque relativamente alto. Stupisce 
invece che i modelli speciali abbiano guadagnato favore in modo 
evidente, passando dal 4 al 10 per cento (Grafico 3). Martin 
Scherrer, esperto di banche presso comparis.ch, suppone che il 
crescente interesse per i modelli speciali sia da ricondurre al fatto
che al momento i clienti sono dominati dall'indecisione in merito 
alla scelta del modello e un numero sempre maggiore si mette nelle 
mani dei consigli finanziari della banca. «La questione è proprio che
non si sa quando, con quale rapidità e di quanto i tassi 
ricominceranno a salire», prosegue l'esperto di Scherrer. «In una 
tale situazione di incertezza è allettante affidarsi ai consigli di 
qualcun altro».
Ipoteche a tasso fisso: i 5 anni distaccano i 10
Nel primo trimestre 2010 la richiesta di lunghe durate (da 7 a 10 
anni) per le ipoteche a tasso fisso ha raggiunto la quota più bassa 
dal crollo dei tassi nell'autunno del 2008. Nell'ultimo trimestre del
2008 la quota delle ipoteche a lungo termine ammontava al 31 per 
cento, nel trimestre successivo è balzata di colpo al 49 per cento 
per raggiungere poi la punta massima del 55 per cento nel terzo 
trimestre del 2009. Mentre nel quarto trimestre del 2009 la quota 
della domanda di ipoteche a tasso fisso di lunga durata si attestava 
ancora al 51 per cento, nel primo trimestre del 2010 è scesa fino al 
44 per cento. A trarre vantaggio dal calo della richiesta di lunghe 
durate sono soprattutto le ipoteche a tasso fisso di media durata (da
4 a 6 anni): nel primo trimestre di quest'anno la richiesta è infatti
aumentata di 8 punti percentuali toccando il 46 per cento. Con il 10 
per cento è invece rimasta praticamente invariata la richiesta di 
ipoteche a tasso fisso a breve termine con durate da 1 a 3 anni 
(Grafico 4).
Se si prendono in considerazione soltanto le durate di 5 e 10 
anni, si nota un chiaro spostamento della domanda. Mentre nel 
trimestre precedente entrambe le durate, rispettivamente con il 33 e 
il 34 per cento, erano amate pressoché allo stesso modo, nel primo 
trimestre la forbice si è ampliata: le ipoteche a tasso fisso di 10 
anni hanno registrato una quota di domande solo del 27 per cento, 
mentre quelle di 5 anni hanno raggiunto una quota del 41 per cento.
Il cambiamento della domanda di ipoteche a tasso fisso, minore 
richiesta di quelle a lungo termine e maggiore di quelle a medio 
termine, ha avuto conseguenze sulla media delle durate richieste: nel
primo trimestre questa infatti è scesa da 6,9 a 6,5 anni.
La Borsa ipoteche di Comparis come base di dati
Per il Barometro Ipoteche vengono analizzate le domande di 
finanziamento piazzate anonimamente dai clienti nella Borsa Ipoteche 
di comparis.ch. Gli interessati ricevono dagli istituti finanziari 
offerte su misura. Dall'esperienza finora raccolta, emerge che 
nell'80 per cento dei casi i tassi d'interesse delle singole offerte 
sono inferiori ai tassi ufficiali indicativi.
Il prossimo Barometro Ipoteche sarà pubblicato a inizio luglio 
2010.

Contatto:

Martin Scherrer
Esperto di banche
Telefono: 044 360 34 00
E-mail: media@comparis.ch
www.comparis.ch/hypotheken

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