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BAK Bundesamt für Kultur

Necessaria modernizzazione nell’ambito della protezione dell’infanzia

Berna (ots)

La Commissione federale per l’infanzia e la gioventù (CFIG) accoglie 
favorevolmente la revisione del Codice civile svizzero che comprende 
innovazioni vantaggiose per l’infanzia, in particolare nell’ambito 
della tutela. La Commissione richiede però anche l’applicazione 
unitaria del diritto e la creazione di tribunali competenti.
La CFIG ha esaminato l’avamprogetto di revisione del CC (protezione 
degli adulti, diritto delle persone e diritto della filiazione) e 
l’avamprogetto per una legge federale sulla procedura dinanzi 
all’autorità di protezione dei minori e degli adulti ed è giunta 
alla conclusione che è ora di procedere a una modernizzazione. Il 
diritto di famiglia del CC del XIX secolo è stato adattato alle 
necessità e agli sviluppi della società moderna. Ora anche l’ultima 
parte parziale, il vigente diritto tutorio del 1912, deve essere 
rielaborato in modo fondamentale e aggiornato alle odierne realtà 
sociali.
La CFIG condivide gli obiettivi della revisione. Il diritto di 
autodeterminazione delle persone deboli e bisognose di aiuto deve 
essere rafforzato e le persone capaci di giudicare devono essere 
protette meglio. Inoltre la protezione giuridica in caso di 
collocamento deve essere migliorata. Leo Brücker-Moro, presidente 
della CFIG, sostiene che le migliori regole giuridiche non servono a 
niente se le strutture non sono adeguate. Per questo motivo è 
assolutamente importante che la Confederazione definisca criteri 
strutturali e qualitativi che garantiscano un’applicazione uniforme 
del diritto a livello nazionale. Solo se si riuscisse a conglobare 
competenza tecnica nei comitati decisionali, a lungo termine si 
potrebbe migliorare la qualità. Brücker evidenzia chiaramente che 
non si può più sostenere che autorità politiche quali consiglieri 
comunali continuino a privare i genitori della custodia dei loro 
figli e che possano collocare questi ultimi in istituti per anni. È 
giunto finalmente il momento di istituire tribunali specializzati, 
competenti e interdisciplinari.
La CFIG non è inoltre d’accordo sul fatto che la nozione caduta in 
disuso “tutore/tutrice” debba essere sostituita solo per quanto 
riguarda la protezione degli adulti e non per quella dell’infanzia. 
Ciò che non è più considerato adeguato per gli adulti, non lo è più 
nemmeno per i bambini e per i giovani. La Commissione deplora anche 
che i genitori possono continuare a collocare i loro figli in 
internati senza la partecipazione delle autorità. Riguardo alla 
protezione giuridica la nuova legge non dovrebbe fare differenze tra 
persone minorenni e maggiorenni.
In particolare si deve accogliere favorevolmente l’uniformità della 
procedura a livello svizzero grazie alla nuova legge federale sulla 
procedura dinanzi all’autorità di protezione dei minori e degli 
adulti. Un diritto di procedura unitario garantisce la qualità della 
nuova legislazione nell’ambito della protezione dell’infanzia e la 
parità di trattamento e inoltre si adegua alla mobilità della 
popolazione.
COMMISSIONE FEDERALE PER L’INFANZIA E LA GIOVENTÙ
Informazioni:
-	Leo Brücker-Moro, presidente della CFIG, tel. prof.: 041 875 
63 31, tel./fax privato: 041 870 92 36
-	Marion Nolde, segretaria della CFIG, Ufficio federale della 
cultura, 3003 Berna, tel. 031 322 92 26, 
fax 031 322 92 73, e-mail:  ekkj-cfej@bak.admin.ch

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