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Media Service: Consiglio svizzero della stampa: L'immagine della vittima era OK. (presa di posizione 35/2016)
Un document
Bern (ots)
Parti: X. c. «Blick am Abend»
Tema: protezione della sfera privata / rispetto della dignità
Reclamo respinto
Riassunto
L'immagine della vittima era OK.
Non c'è stata violazione della sfera privata e della dignità umana nella pubblicazione, da parte di «Blick am Abend», della foto di una donna ferita durante un attentato terroristico a Bruxelles. In questo senso si è pronunciato il Consiglio della stampa, respingendo un reclamo.
La foto era stata pubblicata, tra molte altre, il 22 marzo 2016, sotto il titolo "Bombe nel cuore dell'UE". Il servizio di "Blick am Abend" riferiva degli attacchi terroristici operati la mattina di quel giorno nella capitale belga. Oggetto del reclamo era la foto di una donna seduta, vestita con una giacca gialla ma con la parte superiore del corpo semiscoperta, ferita leggermente e comunque chiaramente identificabile. Scattata da una fotografa georgiana che si trovava per caso all'aeroporto di Zaventem, era stata diffusa dall'Associated Press.
Il Consiglio della stampa rileva quanto sia importante che i media riferiscano sugli atti di terrorismo anche pubblicando le foto relative. È in gioco un diritto primario del giornalismo fotografico, in quanto al pubblico viene documentata la tragedia che sempre costituisce l'umano risvolto degli attentati. Nel caso (che vede implicata anche una seconda donna ferita, visibile sulla foto) si trattava della necessaria documentazione di un dramma e l'identificazione possibile non viola pertanto il diritto delle vittime al rispetto della propria immagine. Sulla protezione della sfera privata prevale in questo caso l'interesse pubblico. La foto in questione, del resto, non si può dire che violasse la dignità della persona ritratta.
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