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Il dibattito sul servizio pubblico è necessario e importante

Bern (ots)

La SRG SSR si dichiara soddisfatta del «sì» alla nuova legge sulla radiotelevisione (LRTV). La grande svolta in atto nel mondo dei media rende tuttavia necessaria e importante una discussione sullo sviluppo del servizio pubblico della radio e della televisione.

Un canone radiotelevisivo a carico di tutte le economie domestiche sostituirà, presumibilmente dal 2018 o dal 2019, l'attuale canone di ricezione. L'importo dovuto da ciascuna economia domestica scenderà in tal modo da 451 a meno di 400 franchi. Tre quarti delle aziende saranno esonerate dal pagamento e un ulteriore 9 per cento verserà un importo inferiore a quello attuale. La quota di proventi del canone destinata alle emittenti private aumenterà. Trentaquattro emittenti locali riceveranno mezzi supplementari da investire nella diffusione digitale e nella formazione delle proprie redazioni.

La nuova legge entrerà in vigore nel 2016. Il cambio di sistema per quanto riguarda il canone non potrà però avvenire prima del 2018/2019, dato che la Confederazione necessita di tempo per gli aspetti amministrativi dell'attuazione. Il Consiglio federale indirà un nuovo bando di concorso per il mandato di riscossione attualmente affidato alla Billag SA.

Il consenso sulla riforma varia da una regione all'altra. Come previsto dalla legge, la SSR continuerà tuttavia a svolgere il suo compito fondamentale, ossia fornire «programmi radiofonici e televisivi completi e di pari valore a tutta la popolazione nelle tre lingue ufficiali» nonché un'offerta in romancio (art. 24 LRTV). La radio e la televisione sono inoltre tenute a contribuire «all'istruzione e allo sviluppo culturale, alla libera formazione delle opinioni e all'intrattenimento» (art. 93 Costituzione federale).

La grande svolta in atto nel mondo dei media rende necessaria e importante la discussione sullo sviluppo del servizio pubblico audiovisivo. La Commissione federale dei media presenterà a fine 2015 il proprio rapporto in materia. A inizio 2016 seguirà il rapporto del Consiglio federale, che sarà discusso in Parlamento. Nel 2017 scadrà il mandato di prestazioni decennale conferito alla SSR e il Consiglio federale pubblicherà il disegno di una nuova concessione SSR sul quale aprirà un'indagine conoscitiva. Un quadro di riferimento vincolante è rappresentato dall'articolo 93 della Costituzione federale, che recita: «L'indipendenza della radio e della televisione nonché l'autonomia nella concezione dei programmi sono garantite».

Anche l'Associazione SSR, con i suoi 23 000 soci, parteciperà ai dibattiti a venire essendo un suo preciso dovere statutario quello di condurre e promuovere il dibattito sul servizio pubblico.

Contatto:

Informazioni complementari:
Daniel Steiner, portavoce, 079 827 00 66
Raymond Loretan, presidente, 079 828 29 98

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