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Discours Suisse - Integrazione dei bambini disabili nelle scuole ordinarie: Classi d'integrazione - Basilea ottiene risultati sorprendenti

Basilea (ats/ots) -

Scheda
I due Basilea e quello di Zurigo sono i soli
cantoni svizzerotedeschi ad offrire - oltre all'integrazione
individuale - classi cosiddette "d'integrazione". Pioniere in
materia, Basilea ha appena pubblicato un bilancio positivo dei suoi
dieci anni d'esperienza con questo tipo di classi che accolgono
quattro bambini handicappati.
La città renana ha creato tali classi per poter scolarizzare
regolarmente allievi che soffrono di handicap mentali, come ad
esempio i bambini affetti da trisomia. Questi allievi hanno bisogno
di un grande sostegno. Non potrebbero riceverlo se fossero collocati
singolarmente in classi regolari, spiega la responsabile cantonale
Elsbeth Zurfluh.
Due insegnanti
Mettendo quattro bambini portatori di questo handicap in una
classe, è finanziariamente possibile ingaggiare un educatore
specializzato a tempo pieno. La classe d'integrazione viene cos"
diretta da due insegnanti, un nuovo modello didattico che non è
tuttavia esente da difficoltà e deve ancora essere migliorato.
Esistono oggi 23 classi d'integrazione a Basilea Città, ripartite
su tutti i livelli scolastici. La città renana scolarizza in tal modo
nelle scuole regolari circa il 50% di tutti gli handicappati mentali.
A titolo di paragone, Zurigo integra circa un quarto degli allievi
disabili mentali nelle classi ordinarie.
Le classi d'integrazione sono soprattutto allestite in città. Nei
piccoli comuni rurali non è attualmente possibile riunire un numero
sufficiente di bambini handicappati per aprire tali classi, poiché
gli allievi non possono essere scolarizzati al di fuori del loro
luogo di residenza.
Progressi inattesi
Rispetto ai bambini che soffrono di un handicap fisico o
sensoriale, gli allievi disabili iscritti in una classe
d'integrazione non devono raggiungere gli obiettivi scolastici
regolari. Vengono loro fissati obiettivi individuali.
Generalmente, studiano le stesse materie dei loro coetanei non
handicappati. Tuttavia l'educatrice specializzata può pure appartarsi
con tali bambini in una sala annessa.
Il successo è puntualmente arrivato, ritiene Elsbeth Zurfluh. Sono
rari gli allievi integrati in questa maniera che hanno dovuto essere
riorientati verso una scuola speciale. Sono generalmente accettati
bene dai loro coetanei e si sentono bene.
Resta aperta la domanda se gli allievi handicappati si sviluppano
meglio o meno bene in un scuola ordinaria rispetto a una scuola
speciale. Numerosi insegnanti testimoniano tuttavia di progressi
inattesi: taluni comprendono e approfondiscono un tema che non era
loro stato destinato. Altri imparano a leggere più rapidamente del
previsto.
NOTA: le due Basilea hanno pubblicato un DVD che mostra le
possibilità di integrazione dei bambini disabili nella regione. Si
intitola: "Auf dem Weg zur Selbstständigkeit" (2004).

Contatto:

Discours Suisse
c/o FORUM HELVETICUM
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5600 Lenzbourg 1
Tel.: +41/62/888'01'25
Fax: +41/62/888'01'01
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