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Discours Suisse: Frattura centri-periferia - Röstigraben quasi colmato dall'urbanizzazione

Berna (ats/ots) -

Scheda
Che il fossato città-campagna soppianti presto
il buon vecchio Röstigraben sulle prime pagine dei giornali nei
luned" dopo le votazioni federali? Non tutti sono d'accordo, ma nella
Svizzera tedesca sono in molti a pensare che l'urbanizzazione sia una
delle maggiori forze capaci di omogeneizzare le mentalità e attenuare
le differenze tra regioni linguistiche.°
Un'analisi statistica dell'esito delle consultazioni popolari
degli ultimi vent'anni realizzata dai sociogeografi zurighesi Michael
Hermann e Heiri Leuthold non lascia dubbi: su temi di società,
politica estera e delle migrazioni nonché sulle riforme dello Stato,
le città fanno blocco comune. Da San Gallo a Ginevra, tutti i centri
votano per "l'apertura sul mondo e sono avidi di riforme".
"Le condizioni di vita a Berna, Zurigo, Losanna e Ginevra sono
sempre più simili. Certo ci sono differenze culturali, ma un
avvicinamento tra Svizzera tedesca e romanda è verosimile", osserva
il direttore dell'Unione delle città svizzere Urs Geissmann.
Il politologo Iwan Rickenbacher è lapidario. "In definitiva sono
cittadini a decidere le prestazioni di cui deve beneficiare la
collettività. Dato che la maggioranza degli svizzeri vive già oggi in
agglomerati urbani, saranno le esigenze specifiche ai centri a
manifestarsi".
Per il consigliere di Stato basilese Ralph Lewin le tensioni sono
trasversali al Röstigraben e alle divergenze centro-periferia:
decisive sono le differenze socioeconomiche, ovunque esse siano,
ammonisce. E infatti secondo Thomas Egger, direttore del gruppo
svizzero per le regioni di montagna (SAB), in taluni casi i due
fossati potranno rafforzarsi a vicenda. Un esempio particolarmente
illustratore è la politica regionale: nella presa di posizione su
questo tema dalla Svizzera romanda è giunto un secco rifiuto; nelle
regioni di montagna l'entrata in materia non è contestata, però ci
sono profonde reticenze.
Non hanno dubbi a Zurigo. "Il Röstigraben non è più un pericolo
per la coesione nazionale. Lo è invece, e molto grosso, la frattura
tra città e campagna. Se gli isolazionisti della Svizzera orientale,
con l'aiuto delle periferie di Ticino, Vallese e Vaud, dovessero
imporsi, il Paese sarà minacciato da una depressione economica senza
fine", teme Marc Baumann, stretto collaboratore del sindaco della
metropoli Elmar Ledergerber.
Tutti sono d'accordo su un punto. Il Röstigraben, come altri
fenomeni simili in Svizzera, è una sfida e un arricchimento. "La
Svizzera si distingue proprio per il fatto di aver saputo trovare
nelle differenze un certo equilibrio", sottolinea Lewin.
"La diversità è sempre sinonimo anche di nuove opportunità. Voler
demonizzare una differenza - Röstigraben, città-campagna, o altro - è
una specie di moda", relativizza il presidente dell'Unione svizzera
dei contadini (USC) Hansjörg Walter.

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