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Azioni di protesta al confine

Bern (ots)

Questa mattina, circa 200 dipendenti delle dogane e
del Corpo delle guardie di confine hanno protestato a Basilea, 
Chiasso, Ginevra e St. Margrethen contro la fobia risparmista della 
Confederazione. Con questa azione pacifica contestano ulteriori tagli
occupazionali e, anzi, chiedono un aumento degli effettivi 
nell'interesse della sicurezza nazionale.
La protesta è stata indetta da garaNto, il sindacato del personale
delle dogane e delle guardie di confine, per contestare in 
particolare la recente decisione adottata dal Parlamento e dal 
Consiglio federale di tagliare un'ulteriore novantina di posti in 
seno all'Amministrazione federale delle dogane (AFD). Il sindacato 
ricorda che nell'ambito dei programmi di sgravio degli scorsi anni la
dogana e il Corpo delle guardie di confine hanno già dovuto 
rinunciare a 420 posti di lavoro con conseguenze pesanti: la densità 
dei controlli al confine e nelle retrovie è in costante calo. Le 
lacune nella sicurezza e il malcontento del personale aumentano di 
pari passo.
Dal 2008 garaNto invita il Consiglio federale e il Parlamento ad 
aumentare gli effettivi della carriera civile e di quella uniformata 
di 200 unità ciascuno al fine di ristabilizzare la densità di 
controllo al confine e di colmare le lacune insorte nella sicurezza. 
Richieste alle quali il Consiglio federale continua a fare orecchio 
da mercante, banalizzando la criticità della situazione. Nel 2009, 
pur avendo approvato le ultime misure di risparmio, il Parlamento ha 
accolto anche la mozione Fehr e il postulato Fässler-Osterwalder 
dicendosi fondamentalmente disposto ad aumentare gli effettivi del 
Corpo delle guardie di confine e della dogana civile. Prima di tutto 
garaNto chiede l'abrogazione del blocco delle assunzioni all'AFD.
Le rivendicazioni di garaNto sono sostenute dall'Unione sindacale 
svizzera, dalla Comunità di negoziazione del personale della 
Confederazione e dall'Unione svizzera dei contadini. Dal canto suo, 
quest'ultima invita il Consiglio federale a garantire una protezione 
efficace nel settore agrario mettendo a disposizione risorse umane 
sufficienti.
garaNto richiama una volta di più il Parlamento e il Consiglio 
federale alle loro responsabilità in materia di sicurezza del Paese e
della popolazione nell'ottica finanziaria, sociale e materiale.
garaNto invita il mondo politico a dare finalmente seguito alle 
richieste del personale delle dogane e delle guardie di confine e ad 
adempiere gli interventi parlamentari poiché la sicurezza non tollera
compromessi né esitazioni.

Contatto:

garaNto - Il sindacato del personale delle dogane e delle guardie di
confine
André Eicher, segretario centrale garaNto, tel. 079 380 52 53
Oscar Zbinden, responsabile informazione garaNto, tel. 079 698 34 17

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