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Sondaggio rappresentativo su fatture mediche, relativo controllo e comprensibilità - Un paziente su nove: nessuna fattura dal medico

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Zürich (ots)

Informazione: il grafico "fatture di medici e dentisti a confronto" può essere scaricato gratuitamente in formato pdf su http://www.presseportal.ch/fr/pm/100003671/comparis_ch_ag/?langtid=4

L'11 per cento dei pazienti non riceve la fattura dal medico. Si tratta quindi di una violazione della LAMal ampiamente diffusa: contrariamente a quanto previsto dalla legge, i pazienti non possono controllare se le prestazioni addebitate sono state effettuate davvero. I pazienti si dichiarano pienamente disponibili a controllare le fatture, mentre la comprensibilità di queste ultime lascia ancora molto a desiderare. Ciò è quanto emerge da un sondaggio rappresentativo realizzato dal servizio di confronto internet comparis.ch in collaborazione con il forum dei consumatori kf e la fondazione OSP Organizzazione svizzera dei pazienti.

La legge sull'assicurazione malattie LAMal parla chiaro: i fornitori di prestazioni, ad esempio medici e ospedali, devono consegnare al paziente una fattura dettagliata e comprensibile oppure una copia di essa, nel caso in cui i conteggi vengano effettuati direttamente con la cassa malati (art. 42 LAMal). Il motivo dell'articolo è semplice: gli assicurati devono poter percepire la propria responsabilità e poter controllare se le prestazioni fatturate a loro o alla loro cassa malati siano state anche realmente effettuate durante le cure. In un secondo momento le casse ricontrollano se le prestazioni sono a carico della cassa stessa.

Un paziente su nove viene privato della possibilità di assumersi la propria responsabilità Un sondaggio rappresentativo del servizio di confronto internet comparis.ch mette tuttavia in evidenza che l'11 per cento dei cittadini svizzeri che negli scorsi 12 mesi si sono recati almeno una volta dal medico non ha mai ricevuto una fattura (vd. grafico). «Per un paziente su nove il controllo della fattura rimane puramente teoria perché molti medici non rispettano la legge. Questo può costare milioni agli assicurati» afferma in proposito Felix Schneuwly, esperto di casse malati di comparis.ch. Il sondaggio è stato eseguito da comparis.ch e valutato in collaborazione con il forum dei consumatori kf e con la OSP Organizzazione svizzera dei pazienti. Ai fini del sondaggio sono state intervistate oltre 1100 persone di età compresa tra 18 e 74 anni da tutta la Svizzera che nell'anno trascorso sono state dal medico. L'intervista rappresentativa è stata eseguita telefonicamente dall'istituto di ricerche di mercato Demoscope su incarico di comparis.ch.

Quante conseguenze possa comportare questo mancato recapito delle fatture emerge dal seguente calcolo estimativo: in base ai dati dell'Ufficio federale di statistica, nel complesso, quattro cittadini svizzeri su cinque si recano almeno una volta all'anno da un medico generico oppure da uno specialista. Se l'11 per cento di queste persone non ha ricevuto la fattura, la cosa riguarda oltre 500'000 assicurati. «Non si tratta solo di 500'000 presunte violazioni contro la LAMal, ma anche di 500'000 casi in cui agli assicurati viene negata la possibilità di assumersi la propria responsabilità» afferma Felix Schneuwly. In realtà la quantità di violazioni delle regole potrebbe addirittura essere maggiore in quanto deve essere incluso nel numero anche il 12 per cento dei pazienti che nel sondaggio di comparis.ch hanno dichiarato di aver ricevuto la fattura solo in seguito ad alcune delle visite fatte dal medico. Solo il 74 per cento degli intervistati ha ricevuto la fattura sempre.

Pazienti pronti a controllare, ma le fatture sono incomprensibili Anche il forum dei consumatori kf critica la situazione. «Il fatto che così tanti pazienti non ricevano la fattura medica non è assolutamente accettabile dati gli alti costi della salute» afferma Michel Rudin, direttore del forum dei consumatori kf, che sottolinea quanto sia importante che i singoli si assumano la propria responsabilità: «Il settore della salute necessita di consumatori che siano ben informati e che affrontino la quotidianità con pronta consapevolezza».

Anche perché la volontà di controllare le fatture ci sarebbe. L'84 per cento degli intervistati ritiene «molto» o «abbastanza importante» ricevere la fattura. Inoltre, la maggioranza di coloro che hanno ricevuto la fattura, l'ha anche controllata (55 per cento).

Tuttavia, le aspettative dei pazienti vengono deluse in men che non si dica, dato che spesso i clienti non sanno cosa farsene di tutti quei caratteri minuscoli che si presentano sulle fatture mediche. Appena un terzo (31 per cento) delle persone che dopo almeno una visita dal medico hanno ricevuto una fattura, è stato in grado di capire tutto. Il 56 per cento invece dichiara di aver capito appena qualcosa, solo poco, oppure giusto le cose principali. Altrimenti detto: se anche la fattura medica arriva, la maggior parte dei pazienti non la comprende per intero. «Finché le fatture sono incomprensibili a tal punto non è possibile un controllo ragionevole» afferma Felix Schneuwly di comparis.ch.

I controlli vengono tutt'altro che semplificati A tutela dei pazienti, Margrit Kessler consiglia di fare attenzione almeno alla data della visita dal medico e alla durata della consulenza, nonché di controllare se le visite riportate sono state effettuate davvero. Sulla base delle esperienze fatte dalla fondazione OSP Organizzazione svizzera dei pazienti sarebbe necessario anche un intervento da parte delle casse malati. Se i pazienti rilevano un errore spesso gli addetti ai servizi specifici delle casse sono troppo comodi per aiutare il paziente e lo mandano a OSP Organizzazione svizzera dei pazienti. «Anche se i pazienti pagano di tasca propria una fattura a causa della franchigia alta, sarebbe compito delle case malati far sì che il medico apporti la correzione» afferma Margrit Kessler.

Uno sguardo attento alle fatture conviene a tutti. Se un errore viene scoperto e corretto, anche le casse malati devono pagare meno prestazioni, facendo, di conseguenza, aumentare meno i premi. Dal sondaggio di comparis.ch è emerso che per 36 intervistati la fattura era sbagliata e gli errori sono stati corretti. Espresso in valori percentuali: «Almeno per il 3 per cento dei pazienti le fatture mediche sono risultate errate, quota di sbagli che risulta alta per fatture mediche spesso incomprensibili ai profani» afferma Felix Schneuwly. Si può trattare quindi di molto denaro: i costi annuali per le cure presso studi medici a carico dell'assicurazione di base ammontano in tutto a circa 6,2 miliardi di franchi (2012).

I dentisti sono d'esempio

Il fatto che l'assunzione di responsabilità e la compartecipazione dei pazienti possono fare la differenza risulta evidente dall'esempio dei dentisti. Tra gli intervistati che nel corso dell'anno passato sono stati almeno una volta dal dentista, il 90 per cento ha ricevuto la fattura e il 69 per cento dichiara di averla controllata. Entrambi i valori sono molto più alti rispetto a quelli registrati per le visite dal medico. La maggioranza dei pazienti, pari al 51 per cento, ha inoltre dichiarato di essere in grado di comprendere bene la fattura: anche per questo aspetto, quindi, la quantità risulta notevolmente più alta rispetto a quella registrata per le fatture dei medici. Le fatture dei dentisti sono nella maggior parte dei casi totalmente a carico dei pazienti: si tratta, infatti, di costi non coperti dall'assicurazione di base. «Il confronto di medici e dentisti dimostra che chi deve pagare tutto ha anche una maggiore necessità di controllare le fatture. I dentisti reagiscono con una qualità migliore delle proprie fatture» afferma Felix Schneuwly.

Contatto:

Felix Schneuwly
comparis.ch
Esperto in materia di casse malati
079 600 19 12/ 044 360 34 00
felix.schneuwly@comparis.ch
http://it.comparis.ch/krankenkassen

Michel Rudin
Forum dei consumatori kf
Direttore
078 804 30 30 / 031 380 50 33
m.rudin@konsum.ch
www.konsum.ch

Margrit Kessler
Fondazione OSP Organizzazione svizzera dei pazienti.
Presidente
Consigliera nazionale (SG, PVL)
079 343 85 02
margrit.kessler@spo.ch
www.spo.ch

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