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comparis.ch in merito al sondaggio tra gli stranieri residenti in Svizzera - Svizzera: deficit nelle politiche per la famiglia

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Zürich (ots)

- Indicazioni: Ulteriori informazioni possono essere scaricate in
     formato pdf gratuitamente su: 
   http://presseportal.ch/fr/pm/100003671/?langid=4 -
Gli stranieri sembrano soddisfatti della propria vita in Svizzera,
ma non in tutto e per tutto: le politiche per la famiglia lasciano 
decisamente a desiderare. Questi i dati emersi da un sondaggio 
condotto dal sito internet di confronto comparis.ch in merito alla 
soddisfazione degli stranieri immigrati in Svizzera. Dal sondaggio è 
emerso inoltre che il 95 per cento degli stranieri intervistati si 
sente benaccetto in Svizzera, nonostante una persona su quattro 
lamenti di essere stata discriminata in ragione della propria 
provenienza e una persona su tre si sia sentita discriminata in 
azienda o in ufficio pubblico in ragione della sua provenienza.
Zurigo, 14 maggio 2008 - Il 1 giugno sarà passato già il sesto 
anno dall'entrata in vigore dell'accordo sulla libera circolazione di
persone tra la Svizzera e la Comunità Europea. In occasione di questo
evento, il servizio di confronto internet comparis.ch voleva 
conoscere la soddisfazione degli immigrati residenti in Svizzera per 
quanto concerne alcuni aspetti relativi alla sfera vitale; per questo
motivo ha intervistato 537 utenti stranieri(1), già residenti in 
Svizzera da uno a 10 anni. Ai partecipanti al sondaggio sono state 
poste alcune domande in merito ad aspetti policiti ed economici, al 
sistema sanitario, alle politiche e strutture per le famiglie, alla 
situazione immobiliare, all'ambiente, alle offerte di formazione 
continua e avanzata e, infine, all'offerta sportiva-culturale. Il 
giudizio è stato espresso con la scala di notazione scolastica 
vigente in Svizzera: da 5,5 a 6 "molto buono", da 5 a 5,5 "buono", da
4,5 a 5 "discreto", da 4 a 4,5 "sufficiente". Tutti i voti inferiori 
al 4 sono da intendersi "insufficienti".
La conferma arriva dal sondaggio: gli stranieri sono soddisfatti 
della propria vita in Svizzera, giudicandola con un 5,4, voto che 
corrisponde a un "molto buono". Gli intervistati sono particolarmente
soddisfatti della sicurezza personale (voto 5,5), delle condizioni 
ambientali (voto 5,4) e della vasta offerta culturale e per il tempo 
libero (voto 5,3) offerti dalla Svizzera. Il tallone d'Achille 
risultano essere invece le politiche per la famiglia (voto 4,1), la 
situazioni immobiliare (voto 4,5) e il sistema sanitario (voto 4,6) 
svizzeri. "Il risultato ottenuto con la domanda sulle politiche per 
la famiglia è decisamente scarso rispetto ai valori ottenuti negli 
altri settori e da considerarsi quindi deludente", afferma Richard 
Eisler, direttore di comparis.ch.
Troppo pochi posti nido in Svizzera?
Lo scarso risultato per quanto riguarda le strutture dedicate alle 
famiglie rispecchia in modo evidente anche la mancanza di posti negli
asili nido e dell'infanzia in Svizzera: questa, la ragione del voto 
insufficiente dei francesi (voto 3,3). È chiaro che i francesi 
residenti in Svizzera hanno confrontato l'offerta disponibile in 
Svizzera con quella decisamente migliore del proprio Paese. A seconda
dello Stato di provenienza e della sfera privata è possibile trarre 
altre conclusioni (cfr. grafico): il sistema sanitario Svizzero piace
molto meno ai francesi (voto 3,3) che agli italiani intervistati 
(voto 4,7). Per quanto riguarda la soddisfazione complessiva, invece,
le differenze tra i Paesi partecipanti al sondaggio sono davvero 
minime.
Quasi tutti si sentono i benvenuti...
Gli immigrati si sentono i benvenuti in Svizzera: la bella notizia è 
che il 95 per cento degli intervistati ha risposto alla domanda 
relativa con "si" o "piuttosto si". Questo valore rimane una 
costante, indipendentemente da nazionalità, classe di età, formazione
scolastica, sesso o reddito del proprio nucleo familiare. 
Conclusione: nei confronti degli stranieri, gli Svizzeri si mostrano 
estremamente ospitali. Nonostante il l'alto tasso di soddisfazione 
rimane comunque difficile capire se gli stranieri residenti in 
Svizzera abbiano sempre l'impressione di essere trattati da 
"benvenuti": un intervistato su quattro ha infatti ammesso di essere 
stato discriminato almeno una volta in quanto straniero. Alcune 
differenze emergono comunque tra i vari Paesi: se solo il 17 per 
cento degli Italiani lamenta di aver ricevuto almeno una volta un 
trattamento diverso in ragione della propria provenienza, tra i 
francesi è il 20 per cento, tra i tedeschi il 23 per cento e tra gli 
austriaci addirittura il 28 per cento. "È davvero difficile pensare 
che i cittadini provenienti dagli stati dell'Unione Europea si 
sentano così discriminati. Basti pensare alle difficoltà incontrate 
dai cittadini provenienti da altre regioni culturali, difficoltà 
confermate anche dall'esame sostenuto la settimana scorsa dalla 
Svizzera davanti al Consiglio per i diritti umani dell'ONU, nella cui
sede è stata particolarmente criticata la discriminazione degli 
stranieri extracomunitari ", afferma, Richard Eisler.
... una persona su tre si è sentita in svantaggio almeno una volta
Ancor più considerevole è il numero di immigrati che si siano sentiti
discriminati in uffici pubblici, istituti finanziari, presso 
operatori telefonici o, più semplicemente, cercando casa: il 35 per 
cento degli intervistati ha infatti risposto affermativamente alla 
relativa domanda. Anche qui ci sono, comunque, alcune differenze tra 
le varie nazionalità: se il 43 per cento dei francesi si è sentito 
discriminato almeno una volta, tra gli austriaci lo è stata almeno 
una persona su due. Al contrario, solo un italiano su cinque ritiene 
di essere stato svantaggiato almeno una volta. Le differenze sono 
evidenti anche in base alla classe d'età: tra le persone dai 40 ai 49
anni, solo il 19 per cento ha affermato di essere stato discriminato 
in qualità di straniero, mentre tra i più giovani, dai 18 ai 29 anni,
o dai 30 ai 39 anni, lo è stato il doppio: 38 e risp. 40%.
Gli alti valori di soddisfazione ottenuti chiedendo agli stranieri
intervistati se si sentono i benvenuti in Svizzera e i risultati 
relativi alla discriminazione e alla difficoltà incontrate in 
Svizzera non sono sicuramente in contraddizione. "Ciò che conta è 
l'impressione generale, anche se alcuni eventi negativi non saranno 
facilmente dimenticati e, quindi, non vanno sottovalutati", conclude 
Richard Eisler.
(1) Grazie al consistente numero di persone partecipanti al 
sondaggio, è stato possibile marcare le differenze tra nazionalità: 
Germania (238 persone), Francia (35 persone), Italia (64 persone) e 
Austria (50)

Contatto:

Richard Eisler
Direttore
Telefono 044 360 52 62
E-Mail: media@comparis.ch
Internet: www.comparis.ch

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