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economiesuisse - Non mettere in gioco la piazza economica
In merito alla decisione provvisoria del Consiglio nazionale sull'accordo amministrativo Svizzera-USA

Zürich (ots)

economiesuisse deplora il rifiuto da parte del
Consiglio nazionale dell'accordo amministrativo Svizzera-USA. Un 
rifiuto definitivo dell'accordo creerebbe numerose incertezze e 
danneggerebbe la piazza economica svizzera. economiesuisse spera che 
in fase di eliminazione delle divergenze vengano ponderati 
maggiormente gli interessi prioritari nazionali rispetto ai calcoli 
politici. Settimana scorsa il Consiglio degli Stati ha accettato 
l'accordo.
Il Consiglio nazionale ha rifiutato l'accordo di assistenza 
amministrativa tra la Svizzera e gli Stati Uniti. Con questa 
decisione esso mette in gioco le buone relazioni con l'importante 
partner economico. Vaste cerchie dell'economia così come i Cantoni 
hanno sottolineato l'importanza dell'accordo per le imprese e per i 
posti di lavoro in Svizzera. Nell'attuale difficile contesto 
economico mondiale è pericoloso creare ulteriori incertezze. Questo è
stato riconosciuto dal Consiglio degli Stati che ha approvato 
l'accordo settimana scorsa.
economiesuisse spera che in sede di eliminazione delle divergenze 
gli interessi del paese vengano ponderati maggiormente rispetto agli 
interessi dei partiti e che il Parlamento approvi il Trattato 
internazionale. La ratifica dell'accordo si coniuga con la 
Costituzione federale ed evita un riacutizzarsi della diatriba 
fiscale con gli USA. Gerold Bührer, Presidente di economiesuisse, 
mette in guardia: "Il Trattato internazionale riveste un'importanza 
fondamentale per la piazza economica svizzera. Le conseguenze 
negative di un eventuale rifiuto si ripercuoterebbero non soltanto 
sulla piazza finanziaria ma anche sull'industria e sui servizi, 
toccando numerose PMI. Occorre assolutamente evitare questo 
scenario."
Giustamente il Consiglio nazionale ha evitato, come in precedenza 
il Consiglio degli Stati, di legare altre trattande non pertinenti al
soggetto dell'accordo. Questi problemi devono essere affrontati 
seguendo l'iter previsto. Contrariamente al Consiglio degli Stati, la
Camera bassa ha voluto sottoporre l'accordo al referendum 
facoltativo. Questo non permetterebbe di adempiere al contratto nei 
tempi previsti e comporterebbe conseguenze negative. Fasi prolungate 
di incertezza si ripercuotono negativamente sulle piazze economiche 
internazionali e vanno a beneficio delle piazze concorrenti. Inoltre,
un referendum non si giustifica nemmeno sul piano materiale. 
Permettendo un referendum si creerebbe un pericoloso precedente, 
rimettendo in discussione una disposizione prevista dalla 
Costituzione.

Contatto:

Angelo Geninazzi
Telefono: 091 922 82 12
E-Mail : angelo.geninazzi@economiesuisse.ch

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