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Acquisto della cittadinanza nei Cantoni e nei Comuni

Neuchâtel (ots)

Naturalizzazioni in Svizzera: forti differenze
secondo le nazionalità e i Comuni
Sono sempre di più le persone che soddisfano i requisiti per una
naturalizzazione in Svizzera: un quarto degli stranieri è nato in
Svizzera e i matrimoni tra svizzeri e stranieri sono diventati più
frequenti. Tra il 1981 e il 1998, hanno ottenuto la cittadinanza
svizzera 244'000 persone. Oggi più di 600'000 persone sarebbero in
grado di presentare una domanda di naturalizzazione. L'interesse nei
confronti di una naturalizzazione non è però uguale per tutte le
nazionalità. Inoltre, la prassi dei Cantoni e dei Comuni in materia
di naturalizzazioni è molto eterogenea. È quanto emerge da uno studio
realizzato dal Forum svizzero per gli studi sulla migrazione su
mandato dell'Ufficio federale di statistica (UST).
Naturalizzazioni soprattutto di cittadini dei Paesi limitrofi
Delle 244'000 persone che hanno acquistato la cittadinanza
svizzera tra il 1981 e il 1998, 195'200 (o l'80%) provenivano da
Paesi europei. 23'500 erano asiatici, 13'900 nord o sudamericani e
10'700 africani, prevalentemente magrebini. Con 58'800 naturalizzati,
gli italiani rappresentavano il gruppo più numeroso, seguiti dai
tedeschi (27'000), dai francesi (17'500), dai cittadini della ex
Jugoslavia (16'300) e della ex Cecoslovacchia (12'200) nonché dai
turchi (11'100). Tra le nazionalità extraeuropee, la maggior parte
delle naturalizzazioni riguardava vietnamiti (5700), statunitensi
(2800) e indiani (2800, di cui due terzi nell'ambito di un'adozione).
Quota di donne in crescita
Per lo più, le naturalizzazioni sono equilibrate tra i due sessi.
Le donne rappresentavano tuttavia tra il 60% e il 75% degli olandesi,
portoghesi, tailandesi e filippini che hanno ottenuto la cittadinanza
svizzera, prevalentemente in seguito a un matrimonio con uno
svizzero. Oltre il 70% dei naturalizzati tunisini, egiziani e
libanesi era invece costituito da uomini sposati con donne svizzere.
Nel complesso, la quota di donne è in crescita e nel 1998 per la
prima volta sono state naturalizzate più donne che uomini.
Nazionalità con tassi di naturalizzazione elevati e bassi
La frequenza di naturalizzazioni secondo la nazionalità è molto
eterogenea. Queste differenze hanno poco a che vedere con il grado
d'integrazione. Dipendono piuttosto dalla storia migratoria dei
singoli gruppi nonché da fattori esterni. I portoghesi e gli spagnoli
registrano tassi di naturalizzazione particolarmente bassi (tra lo
0,3 e lo 0,5%). Ciò è legato all'elevata disponibilità a fare rientro
in patria e, nel caso della Spagna, anche al divieto della doppia
cittadinanza.
Tassi di naturalizzazione particolarmente elevati (tra il 3 e il
10%) si registrano soprattutto per le persone provenienti da Paesi
lontani dell'Asia, dell'Africa e dell'Europa dell'Est. In generale,
nei loro Paesi d'origine vigono condizioni politiche incerte e una
situazione economica difficile. Alcuni di loro sono approdati in
Svizzera come richiedenti l'asilo o profughi. I vietnamiti, ad
esempio, giunti in Svizzera all'inizio degli anni Ottanta come boat
people, oggi sono quasi tutti naturalizzati.
Grande influsso della doppia cittadinanza
Dalla metà degli anni Ottanta, il tasso di naturalizzazione di
tedeschi e austriaci è in calo. Questi due Paesi non ammettono la
doppia cittadinanza. Per i naturalizzati, perdere la cittadinanza
precedente significa quindi perdere il passaporto dell'UE e
possibilità occupazionali nell'area dell'UE, compreso il loro Paese
d'origine.
È invece cresciuta (dallo 0,3 allo 0,7%) il tasso di
naturalizzazione di italiani, soprattutto della seconda e della terza
generazione, e di francesi. Buona parte dei cittadini di questi due
gruppi beneficia della naturalizzazione agevolata e sia la Francia
che l'Italia (quest'ultima dal 1992) ammettono la doppia
cittadinanza.
Situazione più difficile per i cittadini della ex Jugoslavia e
della Turchia
Anche i cittadini della ex Jugoslavia e della Turchia chiedono la
cittadinanza svizzera relativamente spesso. La frequenza di
naturalizzazioni è nettamente aumentata a partire dagli anni Ottanta
(raggiungendo il 2,5, rispettivamente l'1,8%). Nel caso della ex
Jugoslavia, il motivo principale è costituito dal netto degrado della
situazione politica ed economica negli anni Novanta. Tra qualche
anno, la ex Jugoslavia potrebbe diventare la principale regione
d'origine dei neonaturalizzati. Negli ultimi quattro anni, i tassi di
naturalizzazione sono tuttavia diminuiti. Questo è un sintomo di un
crescente atteggiamento difensivo dei Cantoni e dei Comuni nei
confronti della naturalizzazione di cittadini della ex Jugoslavia,
atteggiamento che simanifesta anche nei confronti dei turchi.
Nessun "divario linguistico" in materia di naturalizzazioni
Tra il 1992 e il 1998, il tasso complessivo di naturalizzazione a
livello svizzero era dell'1,3% (1985-91: 0,7%).Le differenze tra i
Cantoni non seguono né i confini linguistici né quelli delle grandi
aree geografiche. IlCantone che ha registrato il più elevato tasso di
naturalizzazione in questo periodo è Nidvaldo (2,9%), mentre quello
che ha registrato il tasso più basso è Soletta (0,9%). Tra i Cantoni
con tassi elevati (sopra l'1,5%) figurano anche Ginevra, Friburgo,
Zurigo, Sciaffusa e Lucerna, tra quelli con tassi bassi (sotto l'1%)
troviamo Glarona, Appenzello Esterno e Turgovia.
I cittadini dei Paesi limitrofi ottengono la naturalizzazione più
spesso nelle regioni di confine, dove si parla anche la stessa
lingua. Le differenze sono tuttavia relativamente esigue. Emergono
invece forti differenze tra i Cantoni (e ancora più forti tra i
Comuni) soprattutto per quanto riguarda la frequenza di
naturalizzazioni di cittadini della ex Jugoslavia e della Turchia. In
alcuni Cantoni, la quota di cittadini della ex Jugoslavia
naturalizzati è sei volte superiore a quella di altri Cantoni, per i
cittadini turchi i rapporto è addirittura di uno a dodici.
Forti differenze tra i Comuni
Le differenze tra i Comuni sono nette. Tra le città con più di
10'000 abitanti, nel periodo 1985-1998 Riehen (BS) con il 2,0
registrava il tasso più elevato di naturalizzazione, seguita da
Zollikon (ZH) e Meyrin (GE) con l'1,9 ciascuno. Nel periodo 1992-1998
la classifica era guidata da Horw (LU) con 2,5 naturalizzazioni su
100 stranieri domiciliati, seguita da Zollikon, Kloten e Dübendorf
(tutti ZH) e da Pully (VD).
Con 0,4 naturalizzazioni su 100 stranieri domiciliati, il sobborgo
di Losanna Renens (17'000 abitanti con una quota di stranieri del
48%) ha segnato la minor frequenza di naturalizzazioni. Tassi di
naturalizzazione molto bassi sono stati registrati anche da Grenchen
(SO), Wohlen (AG), Vevey (VD), Sierre (VS) e Delémont (JU).
Ecco cosa influenza la prassi dei Comuni in materia di
naturalizzazioni
La frequenza di naturalizzazioni in un Comune è influenzata dalla
struttura delle nazionalità della popolazione straniera residente. In
generale, sembra però anche che i Comuni degli agglomerati delle
grandi città concedono nettamente più spesso la cittadinanza svizzera
dei piccoli centri industriali e delle città nelle regioni
periferiche. I centri urbani si situano a metà strada, con Ginevra in
testa e Berna in coda.
I Comuni con una quota di stranieri elevata registrano i più bassi
tassi di naturalizzazione. Ciò potrebbe indicare che la convivenza
ravvicinata degli stranieri indebolisce la motivazione a
naturalizzarsi. È però anche ipotizzabile che questi Comuni assumano
un atteggiamento più difensivo. Hanno invece un influsso positivo
sulla frequenza di naturalizzazioni un livello di formazione
superiore della popolazione e una maggior apertura nelle questioni
politiche generali.
I fattori demografici e sociali possono spiegare solo un quarto
delle differenze comunali. Sono determinanti anche il profilo
specifico della popolazione straniera residente nel Comune, la
motivazione individuale a naturalizzarsi, ma soprattutto la prassi
comunale molto eterogenea in materia di naturalizzazioni. Le forti
differenze nella prassi comunale in materia di naturalizzazioni sono
problematiche dal punto di vista dell'uguaglianza davanti alla legge,
dal momento che possono essere adottati comportamenti e decisioni
arbitrari, o addirittura discriminatori.
Tassi di naturalizzazione grezzi e standardizzati
Per determinare la frequenza di naturalizzazioni si calcolano
tassi di naturalizzazione grezzi e standardizzati. I tassi di
naturalizzazione grezzi esprimono il numero di naturalizzazioni in
rapporto alla popolazione straniera residente complessivamente o
secondo la nazionalità. Si prestano soprattutto per stimare
l'influsso delle naturalizzazioni sulla consistenza delle popolazione
straniera residente.
Con la standardizzazione, si elimina l'influsso delle differenze
determinate dalla struttura delle età, dalla durata di soggiorno e
dal luogo di nascita (Svizzera o estero) sui tassi di
naturalizzazione dei vari gruppi di stranieri. A tal fine, i tassi di
naturalizzazione sono riferiti a una popolazione standard. I tassi
standardizzati si prestano soprattutto per fare dei raffronti tra
Cantoni, Comuni e nazionalità. In questo comunicato stampa, per i
raffronti sono stati utilizzati unicamente tassi standardizzati.
Panoramica sulle procedure cantonali di naturalizzazione
Attualmente, varie istituzioni stanno cercando di migliorare il
livello d'informazione in materia di naturalizzazioni e procedure di
naturalizzazione in Svizzera. È già stato pubblicato uno studio di
Barbara Boner: Le procedure cantonali di concessione ordinaria della
nazionalità a stranieri, edito dalla Commissione federale contro il
razzismo, dalla Commissione federale degli stranieri e dall'Ufficio
federale degli stranieri, BBL-EDMZ, Berna 2000, n. di ordinazione
301.312dfi.
L'Istituto etnologico dell'Università di Berna sta realizzando
un'estesa indagine sociologica sulle procedure comunali di
naturalizzazione. Uno studio pilota sulle procedure in cinque Comuni
selezionati sarà pubblicato prossimamente nella serie di
pubblicazioni della Commissione federale contro il razzismo.

Contatto:

Dr. Werner Haug, Ufficio federale di statistica, tel. +41 32 713 66
85 o +41 79 622 87 62. Per ordinazioni: tel. +41 32 713 60 60, fax
+41 32 713 60 61, e-mail: Ruedi.Jost@bfs.admin.ch, Nuove
pubblicazioni: UST, Ausländerinnen und Ausländer in der Schweiz,
Bericht 2000, Neuchâtel 2000, n. di ordinazione: 275-0000, prezzo: 16
fr.
UST, Die Einbürgerungen in der Schweiz. Unterschiede zwischen
Nationalitäten, Kantonen und Gemeinden 1981-1998, Neuchâtel 2000, n.
di ordinazione: 398-9800, prezzo: 12 fr.
Maggiori informazioni sono disponibili anche su Internet (in francese
e in tedesco) all'indirizzo: http://www.statistik.admin.ch.

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