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Procedura di consultazione relativa al Progetto Lupo Svizzera Ampio consenso, molte proposte di modifica

Berna (ots)

La valutazione della procedura di consultazione
inerente al Progetto Lupo Svizzera è conclusa. La maggioranza degli
oltre 60 interpellati fra Cantoni e associazioni è favorevole
all'elaborazione di un simile progetto. Sia i fautori che gli
oppositori hanno proposto numerose modifiche. Il progetto sarà
dapprima rielaborato e successivamente discusso con i Cantoni nel
corso del mese di aprile.
Il lupo sta ritornando in Svizzera. Tra il 1998 e il 2001 almeno
sette lupi sono entrati nel nostro Paese. Con il Progetto Lupo
Svizzera si vuole tenere conto a lungo termine di questa evoluzione
naturale. Il progetto poggia su quattro pilastri: la collaborazione
tra Confederazione e Cantoni, la prevenzione, il risarcimento in caso
di danni e l'informazione. Il Progetto Lupo Svizzera è stato inviato
in procedura di consultazione ai Cantoni e alle associazioni
interessate. I risultati della consultazione sono ora disponibili.
Circa l'80 per cento delle oltre 60 risposte inoltrate è favorevole
al progetto. Va però sottolineato che vi sono riserve e proposte di
modifiche, le quali provengono sia dai fautori del progetto che dagli
oppositori.
Priorità alla prevenzione e non al risarcimento
Largo consenso ha riscosso la questione delle modalità di
indennizzo degli allevatori i cui animali da reddito sono stati
predati da lupi: l'indennizzo deve avvenire in maniera possibilmente
poco burocratica e semplice. Dato che il lupo è una specie protetta
dalla legislazione federale, l'80 per cento del danno risarcito è a
carico della Confederazione, mentre il rimanente 20 per cento dei
costi viene assunto dai Cantoni.
Il Progetto Lupo Svizzera applica il principio che le misure di
protezione devono essere prioritarie rispetto all'indennizzo. La
maggioranza delle parti interpellate è favorevole all'applicazione di
tale principio. Ciononostante vi sono pareri discordanti sul
carattere vincolante del principio rispettivamente sulla sua
esecuzione. Le misure di protezione, quali l'impiego di pastori, di
cani di protezione o di recinti, vengono criticate, dal momento che
richiedono l'impiego di mezzi notevoli, sono costose e non sempre
realizzabili. Per tale ragione l'UFAFP ha lanciato tre anni or sono
un progetto di ampio respiro che esamina l'attuazione delle misure di
protezione sulla base delle condizioni vigenti in Svizzera.
Pareri contrastanti esistono anche su uno dei criteri che
consentono l'abbattimento di un lupo che arreca danni, ossia il
limite di 50 animali da reddito predati. Tale limite viene ritenuto
eccessivo dal settore agricolo e insufficiente dalle associazioni
animaliste e naturalistiche.
Discussioni con i Cantoni in aprile
Sarà ora compito dell'UFAFP rielaborare il progetto, tenendo conto
delle diverse esigenze e richieste e integrandole nella misura del
possibile. Il progetto verrà discusso con i Cantoni in aprile,
dopodiché saranno apportate le ultime modifiche. La sua attuazione
dipende tuttavia dalla decisione che il Consiglio nazionale adotterà
in merito alla mozione Maissen; la mozione, trasmessa dal Consiglio
degli Stati all'altra Camera, si oppone al Progetto Lupo Svizzera.
Salvo segnali contrari da parte del Parlamento, l'UFAFP proseguirà i
propri lavori dando seguito al mandato legislativo esistente, nel
tentativo di creare le condizioni quadro per una coesistenza pacifica
fra l'uomo e il lupo.

Contact:

UFAFP Ufficio federale dell'ambiente,
delle foreste e del paesaggio
Servizio stampa

Willy Geiger
Vicedirettore dell'Ufficio federale
dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP)
Tel. +41/31/322'24'96

Internet:
http://www.wild.unizh.ch/wolf/i
http://www.kora.unibe.ch/it/index

Allegato: Risultati della procedura di consultazione relativa al
Progetto Lupo Svizzera (con riassunto), in lingua tedesca e francese.

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