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Pena scontata nel Paese d'origine

Berna (ots)

Il Consiglio federale licenzia il messaggio relativo alla Convenzione
sul trasferimento con il Marocco
I detenuti svizzeri e marocchini potranno scontare
la pena detentiva nel proprio Paese d'origine. Venerdì, il Consiglio
federale ha licenziato il messaggio relativo alla Convenzione sul
trasferimento dei condannati conclusa con il Marocco. La Convenzione
può provvisoriamente essere applicata già a contare dalla data della
firma il 14 luglio 2000. Grazie a questa disposizione in febbraio ha
potuto essere trasferito in Svizzera un compatriota condannato a una
lunghissima pena privativa della libertà.
La Convenzione sul trasferimento adempie essenzialmente uno scopo
umanitario e vuole favorire il reinserimento sociale dei condannati
una volta liberi. Ricalca ampiamente quella europea sul trasferimento
dei detenuti. Entrambi gli Stati possono approvare l'espiazione di
una pena straniera, tuttavia non sono obbligati a trasferire un
condannato. Il condannato non può dedurre dalla Convenzione il
diritto di scontare nel suo Paese d'origine la pena inflittagli.
Premessa per un trasferimento è il consenso dello Stato della
condanna e dello Stato d'origine come anche della persona condannata.
Il Marocco è il primo Stato arabo con cui la Svizzera ha concluso
una Convenzione sul trasferimento. Questa Convenzione come anche il
Trattato sul trasferimento dei condannati entrato in vigore l'anno
scorso con la Tailandia potrebbero mostrare la via ad altri Paesi non
europei nei quali cittadini svizzeri scontano una pena privativa
della libertà. Il Consiglio federale propone pertanto di poter
concludere di propria competenza nuove convenzione bilaterali che
riprendano i principi fondamentali della Convenzione europea sul
trasferimento. Con una pertinente modifica della legge
sull'assistenza in materia penale, il Parlamento verrebbe sgravato da
dispendiose procedure d'approvazione.

Contatto:

Astrid Offner, Ufficio federale di giustizia, tel. +41 31 322 53 67

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