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Nuove misure per la mobilità sulla A1 e negli agglomerati

Berna (ots)

L'aumento del traffico sull'asse est-ovest, già
congestionato, e negli agglomerati urbani potrebbe essere
controbilanciato da un ampliamento della rete stradale e ferroviaria.
Il Consiglio federale respinge l'iniziativa "Avanti", ma ne inserisce
importanti elementi in un controprogetto, stanziando maggiori mezzi
finanziari a favore del traffico negli agglomerati. Il DATEC dal
canto suo dovrà elaborare il relativo messaggio entro la primavera
del 2002 e analizzare il rapporto del gruppo di esperti Bieri
riguardo al problema del traffico nei grossi centri urbani.
Negli ultimi anni sono stati effettuati investimenti ingenti volti
a migliorare la rete ferroviaria (NFTA, Ferrovia 2000), oltre che
numerosi sforzi per eliminare le strozzature sulla rete stradale
(estensione del tratto di Grauholz e del Baregg). Questi
provvedimenti, tuttavia, non sono sufficienti a soddisfare le future
esigenze di mobilità su alcuni tronchi della rete di strade nazionali
particolarmente trafficati (Zurigo-Berna, Losanna-Ginevra,
Basilea-Liestal) e negli agglomerati urbani. Senza contromisure, la
situazione rischia di diventare insostenibile, al punto che la
sicurezza e la funzionalità dell'attuale rete di trasporti non sono
più garantite.
Questa problematica viene affrontata anche dall'iniziativa
popolare "Avanti - per autostrade sicure ed efficienti", depositata
il 28 novembre dell'anno scorso, la quale propone di potenziare i
tratti autostradali Ginevra-Losanna, Berna-Zurigo, Erstfeld-Airolo
(con una seconda galleria al San Gottardo), allo scopo di eliminare
le strozzature. Secondo gli autori dell'iniziativa, i lavori di
potenziamento dovrebbero cominciare entro dieci anni.
Per una difesa dell'articolo sulla protezione della regione alpina
Il Consiglio federale è tuttavia del parere che le proposte
dell'iniziativa siano eccessive, in quanto la costruzione di una
seconda galleria al San Gottardo violerebbe l'articolo sulla
protezione della regione alpina, approvato dal popolo nel 1994.
Inoltre, sul piano europeo, la Svizzera darebbe un falso segnale in
materia di trasferimento del traffico. Infine, molti dei tratti
autostradali menzionati nell'iniziativa garantiscono capacità
sufficienti per far fronte al traffico futuro. Ad esempio, le
capacità di assorbimento della rete attraverso il San Gottardo
possono essere aumentate di 1/4, grazie a misure di ottimizzazione
(telematica applicata al traffico, divieto di sorpasso per gli
autocarri, limiti di velocità più severi, miglioramento della
confluenza delle due corsie di marcia davanti all'ingresso della
galleria). Inoltre, anche il solo raggiungimento parziale
dell'obiettivo di trasferimento permetterebbe un decongestionamento
della A2, tanto più se si considera che le strozzature si verificano
alla dogana e non presso la galleria.
Sempre secondo il Consiglio federale, un potenziamento della rete
di strade nazionali è necessario soprattutto dove si concentra il
traffico di transito dovuto ai pendolari e agli acquisti. Ciò si
verifica in particolare negli agglomerati urbani, che devono
affrontare in questi casi grossi problemi di traffico. Ed è proprio
in queste situazioni che la strada, da sola, non è l'unica soluzione
possibile, ragione per la quale le proposte dell'iniziativa che vanno
in questo senso non sono sufficienti a risolvere il problema. Va
inoltre aggiunto che la legislazione in vigore non permetterebbe di
rispettare la scadenza di dieci entro la quale andrebbero avviati i
lavori, come richiesto dal promotori dell'iniziativa. Infatti, le
autorità responsabili della pianificazione sono vincolate alle
scadenze dettate dalla procedura di approvazione dei piani relativi
ai progetti delle strade nazionali e non potrebbero quindi garantire
il rispetto del termine proposto.
Controprogetto senza le lacune dell'iniziativa Avanti
Alla luce di quanto finora esposto, il Consiglio federale presenta
un controprogetto che elude le lacune dell'iniziativa e propone
soluzioni applicabili anche a problemi futuri. Le effettive
strozzature sulla rete delle strade nazionali (allegati) potranno
essere eliminate sfruttando le sinergie offerte dagli altri vettori
di trasporto. Un anno dopo l'accettazione del controprogetto, il
Consiglio federale intende presentare un programma per il risanamento
dei tratti autostradali maggiormente congestionati e per migliorare
la situazione del traffico negli agglomerati. La scadenza non sarà
più riferita all'inizio dei lavori, ma alla loro pubblicazione. Per
quanto concerne i problemi di traffico negli agglomerati si intende
inserire nella Costituzione, nel quadro della nuova perequazione
finanziaria,  una norma sulla competenza, che permetta alla
Confederazione di sostenere Cantoni e Comuni.
Misure per migliorare il traffico negli agglomerati
Il Consiglio federale condivide la fondata opinione della
commissione di esperti Bieri secondo la quale la Confederazione deve
in futuro impegnarsi maggiormente a livello dei grandi agglomerati
urbani, dove risiede il 70% della popolazione. La gestione del
traffico negli agglomerati dovrà comunque rimanere essenzialmente di
competenza dei Cantoni e dei Comuni. Oltre ad aver inserito il tema
del traffico negli agglomerati nel controprogetto all'iniziativa
"Avanti", il Consiglio federale ha deciso quanto segue:
  • Per le esigenze di investimento più urgenti, le risorse messe a disposizione delle imprese di trasporto concessionarie (ITC) dovranno aumentare dal 2002 dagli attuali 130 milioni all'anno a circa 170 milioni. Ciò consentirà di finanziare ulteriori progetti nell'ambito dei trasporti regionali e locali.
  • Il trasporto pubblico negli agglomerati dovrà inoltre essere preso in considerazione nell'ambito della seconda tappa di Ferrovia 2000, nel contratto di prestazione 2003-06 con le FFS e nel rinnovo dell'ottavo credito quadro per le ITC in occasione delle riforma delle ferrovie.

Contatto:

Hugo Schittenhelm, capo servizio stampa ATEC, Tel. +41 31 322 55 48

Michael Gehrken, responsabile informazione USTRA, Tel. +41 31 324 14
91

Christian Küng, capo divisione Coordinamento dei trasporti USTE,
Tel. +41 31 322 55 68

Allegati:
2 carte dell'intensità del traffico in Svizzera

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