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Lo sviluppo sostenibile in Svizzera: bilancio dopo tre anni

Berna (ots)

Responsabilità ecologica, performance economica e
solidarietà sociale occupano un posto sempre più importante nella
politica svizzera. Tre anni dopo la formulazione di una strategia
dello sviluppo sostenibile da parte del Consiglio federale si può
constatare che sono state adottate misure nella maggior parte degli
otto settori considerati. Ciò vale in particolare per le spese della
Confederazione, la definizione della politica internazionale e la
politica energetica. In altri settori s'impongono sforzi
supplementari, stando al rapporto intermedio del Consiglio federale
sull'attuazione della strategia "Lo sviluppo sostenibile in
Svizzera".
Nell'aprile del 1997, il Consiglio federale ha adottato la
strategia "Lo sviluppo sostenibile in Svizzera". A tre anni di
distanza è giunto il momento di tracciare, in un rapporto intermedio,
un bilancio relativo agli otto settori di attività previsti in
origine. L'attuazione dello sviluppo sostenibile si avverte in
particolare in cinque campi d'attività:
  • Politica energetica: grazie alla legge sul CO2, alla legge sull'energia e al programma Energia 2000 la Svizzera potrà rispettare i propri impegni internazionali in materia di riduzione delle emissioni di CO2. Le misure facoltative e le disposizioni di legge che incentivano un impiego razionale dell'energia, e lo sviluppo delle energie rinnovabili consentiranno di ridurre il consumo globale di energia del 4,7%. Il risparmio equivale al consumo energetico del Cantone di Lucerna.
  • Spese della Confederazione: sono coinvolti due settori: il piano di finanziamento dei trasporti e la riforma della politica agraria. La tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) e il piano di finanziamento dei trasporti pubblici (approvati dal popolo nel novembre 1998) costituiscono i due pilastri del piano di finanziamento nel settore dei trasporti. Anche la riforma agraria tiene viepiù conto di aspetti economici, ecologici e sociali. Nella nuova legge sull'agricoltura, ad esempio, è previsto un nuovo sistema di incentivazioni volto a favorire un'agricoltura multifunzionale.
  • Comportamento dei consumatori: nell'intento di favorire l'informazione dei consumatori e la paragonabilità diretta, il Consiglio federale sostiene, segnatamente a livello europeo, l'armonizzazione delle prescrizioni e delle norme valide per i prodotti. La Svizzera ha ratificato due Convenzioni delle Nazioni Unite che mirano a un miglioramento degli aspetti sociali inerenti alle condizioni di lavoro: la Convenzione sull'età minima per l'entrata nel mondo del lavoro e la Convenzione sulle trattative collettive. Nel marzo 2000 è stata approvata dal Parlamento la Convenzione che vieta le forme più riprovevoli del lavoro minorile.
  • Attuazione e controllo dei risultati: il nuovo Ufficio federale dello sviluppo territoriale si occupa dei temi generali legati ai trasporti, allo sviluppo sostenibile e alla pianificazione del territorio. Nel 1998 è stato istituito un Consiglio dello sviluppo sostenibile. Nel 2001 le sue attività saranno raggruppate con quelle del Consiglio della pianificazione del territorio.
  • Impegno internazionale: sono state elaborate direttive per una politica internazionale dello sviluppo sostenibile. Esse indicano come prioritaria la soddisfazione delle esigenze dei più poveri.
  • Economia: un programma di gestione delle risorse e dell'ambiente è in corso di elaborazione. Sono necessari altri sforzi per incoraggiare una politica degli acquisti ecologica nel settore pubblico e misure d'incentivazione per uno sviluppo sostenibile.
  • Politica di sicurezza: un rapporto del gruppo di lavoro Politica di sicurezza e sviluppo sostenibile» è atteso per la fine del 2000 e dovrebbe in seguito essere attuato.
  • Riforma fiscale: il 24 settembre le tre proposte energetiche sono state respinte da popolo e Cantoni (iniziativa solare, tassa d'incentivazione per la protezione dell'ambiente e tassa d'incentivazione per la promozione delle energie rinnovabili).
Agenda 21 locale e label "Città dell'energia"
Nell'ambito della strategia «Lo sviluppo sostenibile in Svizzera»
la Confederazione, su mandato del Parlamento, ha dato avvio a varie
attività. L'Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del
paesaggio (UFAFP) favorisce l'agenda 21 locale. Finora sono stati
appoggiati una trentina di progetti. Nel quadro del programma Energia
2000, l'Ufficio federale ha concesso a 43 Comuni il label Città
dell'energia». Altri progetti, tra cui il piano d'azione «Ambiente e
salute», sono in corso.
Attualmente la strategia del Consiglio federale interessa otto
campi d'attività. Potrebbe rivelarsi opportuno il coinvolgimento di
altri settori quali la pianificazione del territorio, l'edilizia o il
mercato dei capitali. Nell'ambito del nuovo progetto «Sviluppo
sostenibile in Svizzera: situazione e prospettive» del Comitato
interdipartimentale Rio (CIRio) devono essere valutati i risultati
ottenuti e individuate altre attività integrative indispensabili.
Conatto:
Sul rapporto: Arthur Mohr, capo della Divisione Economia e ricerca,
Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio
(UFAFP), tel. 031 322 93 29
Sulle altre attività: Pierre-Alain Rumley, Direttore dell'Ufficio
federale dello sviluppo territoriale, tel. 031 322 40 51 o 031 322 55
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