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BA: Ex console onorario svizzero indagato per manipolazione di visti d’entrata in Svizzera

Berna (ots)

Procedimento penale del Ministero pubblico della Confederazione
(MPC) e della Polizia giudiziaria federale (PGF)
Berna, 25 maggio 2004. Il MPC ha chiuso un'indagine di polizia 
giudiziaria condotta, tra gli altri, per sospetta falsità in atti e 
corruzione passiva nei confronti di un ex sostituto console onorario 
della Svizzera nel Medio Oriente. Confermati gli indizi iniziali di 
manipolazione dei visti d’entrata in Svizzera a favore di cittadini 
provenienti da uno Stato terzo del subcontinente indiano, il MPC 
trasmetterà il procedimento penale all’Ufficio dei giudici 
istruttori federali (UGIF).
Dal 22 dicembre 2003 il MPC conduceva, in stretta collaborazione con 
la PGF, un’inchiesta di polizia giudiziaria nei confronti di un 
sostituto console onorario della Svizzera in uno Stato del Medio 
Oriente. Il procedimento penale fu aperto in seguito a una denuncia 
del Dipartimento federale degli affari esteri per sospetto di 
falsità in atti formati da pubblici ufficiali o funzionari, 
corruzione passiva, soppressioni di documento e agevolazione 
illegale dell’entrata in Svizzera di cittadini stranieri.
Un console onorario, sebbene non sia un impiegato federale, 
rappresenta gli interessi svizzeri all’estero nell’ambito di un 
mandato accessorio. In questo caso l’imputato aveva la funzione di 
pubblica potestà di rilasciare visti d’entrata in Svizzera. Egli è 
ora accusato di aver falsificato i moduli e i giustificativi per la 
richiesta del visto e di aver distrutto la relativa documentazione. 
Secondo gli accertamenti delle autorità federali preposte al 
perseguimento penale, ha inoltre accettato somme di denaro in 
contropartita della ripartizione abusiva dei visti, per un importo 
complessivo di oltre 150'000 franchi svizzeri, dagli oltre 120 
cittadini favoreggiati dello Stato terzo del subcontinente indiano. 
I fatti in esame avvennero tra la fine del 1998 e il settembre 2003. 
L’imputato, ultrasettantenne, non esercita più le sue funzioni, è 
rientrato in Svizzera ed è in parte reo confesso.
Nell’ambito delle indagini del MPC e della PGF, più persone sono 
state sentite in Svizzera e all’estero. Il materiale probatorio 
sequestrato è molto vasto. La polizia cantonale di Ginevra e le 
autorità estere interessate hanno collaborato efficacemente alle 
indagini federali. Il MPC ha ora chiuso l’inchiesta di polizia 
giudiziaria e nei prossimi giorni trasmetterà la causa penale 
all’UGIF per la successiva istruzione.
Il responsabile dell'informazione:
Hansjürg Mark Wiedmer, capo dell'informazione Ministero pubblico 
della Confederazione, infoline MPC: 031 / 324 324 0

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