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Giovani e media - tutto sotto controllo?

Lausanne (ots)

L'ampia diffusione di apparecchi mobili con accesso a internet ha portato a un aumento del tempo passato davanti a degli schermi. Secondo un'indagine internazionale, gli allievi tra gli undici e i quindici anni in Svizzera trascorrono in media 4,4 ore al giorno durante la settimana e 7,4 ore al giorno durante il weekend davanti a televisione, computer, tablet o smartphone. Il Monitoraggio svizzero delle dipendenze del 2015 rileva un utilizzo problematico di internet da parte di almeno il 7 per cento dei giovani tra i quindici e i diciannove anni. Un approccio accorto agli schermi e a internet è tuttavia possibile. Dipendenze Svizzera fornisce consigli ai genitori.

Vent'anni fa, l'utilizzo dei dispositivi video nel tempo libero avveniva principalmente tra le mura domestiche con televisione e giochi sul computer. Da allora, le cose sono cambiate: con l'entrata in scena degli apparecchi mobili con accesso a internet, come computer portatili, tablet e smartphone, il tempo passato davanti agli schermi è notevolmente aumentato. Questi congegni sono divenuti anche per gli adolescenti parte integrante della vita quotidiana. Secondo lo studio «Health Behaviour in School-aged Children», in Svizzera, gli allievi tra gli undici e i quindici anni trascorrono in media 4,4 ore al giorno durante la settimana e 7,4 ore al giorno durante il weekend davanti ad uno schermo (al di fuori della scuola, ma inclusi i compiti). Va notato tuttavia che esistono notevoli differenze individuali.

Sempre secondo lo studio, gli adolescenti con un utilizzo superiore alla media presentano un rischio due volte più elevato di avere abitudini alimentari sfavorevoli alla salute rispetto agli altri, sono più spesso in sovrappeso e non abbastanza attivi fisicamente. Non è però possibile affermare che il loro rapporto con gli schermi ne sia necessariamente la causa.

Utilizzo intensivo di internet tra i quindici e i diciannove anni

Se lo studio «Health Behaviour in School-aged Children» ha rilevato solo il tempo passato davanti agli schermi da parte degli allievi tra gli undici e i quindici anni, il Monitoraggio svizzero delle dipendenze del 2015 si è interessato solo all'utilizzo di internet e all'uso problematico tra i giovani dai quindici ai diciannove anni. Navigare in internet, infatti, è una delle principali attività di chi sta davanti a uno schermo ed è di fondamentale importanza per gli adolescenti, ad esempio per l'integrazione in gruppi di coetanei tramite i media sociali. I giovani tra i quindici e i diciannove anni fanno un uso privato di internet intensivo: in media, navigano due ore e mezza al giorno durante la settimana e oltre tre ore al giorno durante il weekend.

I problemi che possono manifestarsi

Secondo il Monitoraggio svizzero delle dipendenze del 2015, il quale include la scala per la rilevazione dell'uso problematico di internet (Compulsive Internet Use Scale - CIUS), circa il 7 per cento dei giovani tra i quindici e i diciannove anni mostra un uso problematico. Il tempo passato in internet non è però un vero criterio. La difficoltà a disconnettersi, o trascurare il sonno, le responsabilità scolastiche e la vita familiare sono invece esempi di criteri caratteristici di un uso problematico. Un utilizzo problematico può essere favorito in particolare dai giochi di ruolo multigiocatore online (MMORPG), dai media sociali, dai giochi d'azzardo e dai siti pornografici, soprattutto a causa del numero e della frequenza degli stimoli che offrono, e delle ricompense che promettono.

Rafforzare le competenze mediali

Gli schermi e internet sono onnipresenti e di indubbia utilità, si può e si dovrebbe tuttavia adottare un approccio adeguato e rafforzare le competenze mediali di bambini e adolescenti, i quali hanno bisogno di essere seguiti e guidati dai genitori. Le seguenti regole possono essere di aiuto:

parlare con i figli delle loro esperienze con i media digitali. Farsi spiegare i giochi al computer, le attività online, i siti e le applicazioni preferiti, nonché le ragioni per le quali li utilizzano;

stabilire regole proporzionate all'età riguardo al tempo passato davanti agli schermi, all'orario in cui spegnere tutti i dispositivi la sera e ai contenuti. I siti elencati nel riquadro sottostante possono fornire spunti utili;

fungere da esempio adeguando le proprie abitudini digitali;

limitare l'impiego di televisione, computer e giochi elettronici ai locali comuni (e non alle camerette) fintanto che possibile nel corso dell'adolescenza. Può anche essere convenuto che, a partire da una certa ora la sera, smartphone e tablet vanno lasciati fuori dalla camera;

non servirsi dell'utilizzo dei dispositivi elettronici quale ricompensa o castigo, poiché così facendo se ne aumenta l'importanza;

prevedere sufficienti attività nel tempo libero senza media digitali.

Maggiori informazioni e documentazione sull'approccio a schermi e internet

   - Dipendenze Svizzera: pubblicazione «Adolescenti in casa n. 7 - i
     giovani e le nuove tecnologie» (1) e opuscolo «Navigare, giocare
     online, chattare - una guida per i genitori» (2)
   - www.giovaniemedia.ch (per genitori, insegnanti e specialisti del
     settore)
   - Freelance e In Medias (in francese) (per insegnanti)
   - www.suchtmonitoring.ch (in francese e tedesco)

(1) http://ots.ch/oiBsz

(2) http://ots.ch/du7vw

Freelance http://www.be-freelance.ch/

In Medias http://www.grea.ch/inmedias-au-coeur-du-dialogue

Dipendenze Svizzera è un centro di competenza nazionale nel settore delle dipendenze attivo nella ricerca, nello sviluppo di progetti di prevenzione e nella politica sanitaria. L'obiettivo è di prevenire o lenire i problemi causati dal consumo di alcol e altre sostanze psicoattive, dal gioco d'azzardo e dall'utilizzo di internet. La nostra ONG è sostenuta da oltre 200'000 persone.

Sul nostro sito web (www.dipendenzesvizzera.ch) trovate ulteriori informazioni su Dipendenze Svizzera.

Questo comunicato per i media è pubblicato anche sul sito di Dipendenze Svizzera: http://www.dipendenzesvizzera.ch/attualita/comunicato-stampa/

Contatto:

Monique Portner-Helfer
Addetta stampa
mportner-helfer@suchtschweiz.ch
Tel.: 021 321 29 74

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