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ISPA: L'apprezzata politica della droga è in pericolo

Losanna (ots)

Il 14 giugno il Consiglio nazionale deciderà sulla
revisione della legge sugli stupefacenti. Se opterà per la non
entrata in materia, la revisione verrà abbandonata per sempre. Ciò,
però, non implicherebbe soltanto la rinuncia a depenalizzare il
consumo di canapa, ci andrebbe di mezzo anche la politica in materia
di droga (che si basa sui quattro pilastri della prevenzione, della
terapia, della riduzione dei danni e della repressione) attuata
finora con successo dalla Confederazione. Per questo motivo, l'ISPA
esorta i consiglieri nazionali a non nascondere la testa nella
sabbia, ma ad assumersi le proprie responsabilità politiche.
La politica dei quattro pilastri della Confederazione ha dato
buoni risultati nella lotta ai problemi di droga. Accanto alla
terapia e alla repressione, si sono  rivelate positive anche la
prevenzione e la riduzione dei danni: il numero dei morti per droga e
la criminalità legata alla necessità di procurarsi la droga sono
infatti notevolmente diminuiti. La maggioranza dei cantoni ha messo
in pratica con successo dei progetti di prevenzione, che sono
ampiamente sostenuti dagli specialisti. Per prevenire al meglio i
problemi di droga, la prevenzione deve rimanere anche in futuro uno
dei principali pilastri della politica della droga. Tuttavia, siccome
molte di queste misure non hanno ancora un fondamento giuridico, la
revisione della legge sugli stupefacenti deve ancorare a livello
giuridico nazionale la politica dei quattro pilastri. Solo in tal
modo si potrà  garantire che in futuro non vada perduto quanto
conquistato finora  per colpa di tagli poco lungimiranti al bilancio,
visto che la nuova legge dà espressamente alla Confederazione e ai
cantoni l'incarico di fare opera di prevenzione delle dipendenze.
La nuova legge favorisce la protezione dei giovani
La nuova legge sugli stupefacenti sancisce chiaramente che i
giovani hanno bisogno di una protezione speciale. Se la revisione
verrà accettata, sarà possibile perseguire con maggior rigore chi
fornisce sostanze stupefacenti ai minori. I cantoni sono inoltre
tenuti a designare dei centri di assistenza che si occupino dei
giovani a rischio. Grazie alla nuova legge, i centri e gli esperti
che si occupano di prevenzione, consulenza e terapia avranno la
possibilità di occuparsi per tempo delle persone con problemi di
droga, senza doverle denunciare. La canapa è la droga illegale
maggiormente consumata dai giovani. Si tratta quindi di cercare un
dialogo costruttivo con gli oltre 100'000 giovani che attualmente
consumano canapa. Per far ciò non è necessario liberalizzare la
canapa, ma depenalizzarla.
Depenalizzare non significa legalizzare
È senz'altro necessario definire regole e sanzioni in materia di
canapa. Tuttavia, ha molto più senso ed è più efficace investire le
risorse della polizia e della giustizia per perseguire i trafficanti
di droga invece dei consumatori. La nuova legge permette di inasprire
la repressione in maniera mirata nei singoli settori. Il rapporto con
le sostanze che danno dipendenza e la soluzione dei problemi di droga
riguardano tutta la società. Il compito educativo non può quindi
essere delegato al codice penale, va invece messo in pratica con
misure disciplinari realistiche e adeguate a scuola, a casa, nel
tempo libero, nei trasporti pubblici, ecc. Tutti coloro che si
trovano confrontati con problemi di droga possono contare sul
sostegno effettivo dei centri di prevenzione e di consulenza.
Per questi motivi l'ISPA esorta il Consiglio nazionale ad
assumersi l'importante compito della politica della droga e ad
entrare in materia nel dibattito sulla revisione della legge sugli
stupefacenti.

Contatto:

Janine Messerli
tel. +41/21/321'29'74
E-Mail: jmesserli@sfa-ispa.ch

Questo comunicato è disponibile anche al sito:
http://www.sfa-ispa.ch/ServicePresse/service_presse.htm

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