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Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro: per la prima volta non aumentano le comunicazioni di sospetto

(ots)

Berna, 15.04.2005. Nel 2004, per la prima volta dalla sua istituzione nell’aprile del 1998, l’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (MROS) non ha registrato un aumento del numero di comunicazioni di sospetto. Esse sono infatti diminuite di 42, passando da 863 (2003) a 821 (2004). Sono diminuite sopratutto le comunicazioni provenienti dal settore del traffico di pagamenti. Le comunicazioni di sospetto delle banche sono invece nuovamente aumentate (più 12,6 %). In complesso si può affermare che il bilancio del 2004 offre segnali concreti che l’effetto preventivo della legge sul riciclaggio di denaro sia stato raggiunto.

Come indica il 7° rapporto annuale di MROS presentato venerdì, nel 
2004 l’Ufficio di comunicazione ha registrato per la prima volta una 
diminuzione di 42 unità del numero di comunicazioni di sospetto. È 
nuovamente il settore del traffico internazionale di pagamenti 
(money transmitter) ad aver influito su questa situazione. Infatti, 
da tale settore sono pervenute 69 comunicazioni di sospetto in meno 
(meno 15 %) rispetto all’anno precedente. La diminuzione delle 
comunicazioni di sospetto provenienti dal settore dei money- 
transmitter è dovuta soprattutto all’inasprimento della prassi e 
alle condizioni più restrittive stabilite dagli intermediari 
finanziari in relazione al trattamento degli affari. Sono diminuite 
anche le comunicazioni dei fiduciari (meno 11) nonché degli 
amministratori patrimoniali e dei consulenti in materia 
d’investimenti (meno 5).
Si fa sentire l’effetto preventivo
Queste tendenze dovranno essere osservate a lungo termine, tenendo 
conto del fatto che nel frattempo il settore non bancario vanta sei 
anni di esperienza nell’esecuzione degli obblighi di diligenza in 
virtù della legge sul riciclaggio di denaro. Ciò ha avuto 
conseguenze positive in quanto gli intermediari finanziari sono 
diventati più prudenti nella scelta della clientela. Il rischio per 
la reputazione, costituito da eventuali fondi incriminati dei 
clienti, è molto elevato e contribuisce a far sì che gli 
intermediari finanziari scelgano con prudenza la loro clientela e 
rifiutino a priori molte relazioni finanziarie. Tale comportamento 
permette di raggiungere l’importante obiettivo della prevenzione, 
perseguito con l’applicazione della legge sul riciclaggio di denaro.
Nel 2004 il numero delle comunicazioni delle banche è nuovamente 
aumentato, questa volta di 38 unità. Le banche hanno, tra l’altro, 
trasmesso un numero maggiore di comunicazioni concernenti il 
tentativo di riciclaggio di denaro, soggetto all’obbligo di 
comunicazione in seguito all’entrata in vigore, il 1° luglio 2003, 
dell’ordinanza della Commissione federale delle banche sul 
riciclaggio di denaro. Le comunicazioni delle banche hanno in 
particolare influito anche sull’importo totale dei valori 
patrimoniali oggetto delle comunicazioni. Esso è aumentato del 25 
per cento, raggiungendo i 772 milioni di franchi svizzeri.
Bilancio relativo alle comunicazioni di sospetto pervenute
Per la prima volta l’Ufficio di comunicazione pubblica nel suo 7° 
rapporto annuale un bilancio delle comunicazioni pervenute fra il 1° 
aprile 1998 e il 31 dicembre 2004. In media circa il 78 per cento 
delle comunicazioni è stato inoltrato alle autorità di perseguimento 
penale. In circa la metà dei casi tali autorità hanno emesso un 
verdetto (decisioni di non entrata nel merito, sospensioni, 
trasferimento dei casi ad autorità estere e sentenze).
Nella statistica dell’Ufficio di comunicazione i casi restanti sono 
registrati come pendenti. Da un lato ciò è riconducibile alle 
indagini che, in casi complessi di riciclaggio di denaro, richiedono 
molto tempo e ai legami frequenti con l’estero che sono all’origine 
di lunghe procedure di assistenza giudiziaria. D’altro canto è 
probabile che non tutte le sentenze siano comunicate all’Ufficio di 
comunicazione, poiché soltanto quelle in materia di riciclaggio di 
denaro, carente diligenza in operazioni finanziarie e appartenenza a 
un’organizzazione criminale sono soggette all’obbligo di 
comunicazione. L’Ufficio di comunicazione non viene informato sui 
casi trasmessi alle autorità di perseguimento penale che sono 
sfociati in una sentenza diversa, ad esempio per truffa o 
appropriazione indebita, e pertanto tali casi sono registrati nella 
statistica come «pendenti».
Sentenze in materia di riciclaggio di denaro
Nel suo rapporto annuale, l’Ufficio di comunicazione pubblica 
inoltre un estratto di un’analisi effettuata dalla divisione 
principale Servizio di analisi e prevenzione (SAP) dell’Ufficio 
federale di polizia, in cui si esaminano le sentenze in materia di 
riciclaggio di denaro comunicate all’Ufficio di comunicazione tra 
aprile 1998 e luglio 2003. Dall’analisi risulta che la maggior parte 
delle sentenze è stata pronunciata per riciclaggio di denaro 
cosiddetto semplice. Nell’85 per cento delle sentenze il reato 
preliminare per il riciclaggio di denaro è costituito da infrazioni 
alla legge sugli stupefacenti, soprattutto dal traffico di droga. La 
truffa (6 %), il furto (3 %) e la corruzione (2 %) costituiscono 
altri reati preliminari. Le somme incriminate spaziano da poche 
centinaia a diversi milioni di franchi svizzeri. Il rapporto fra le 
sentenze per riciclaggio di denaro qualificato e riciclaggio di 
denaro semplice è di 1:8,5. La maggior parte delle sentenze per 
riciclaggio di denaro qualificato è stata pronunciata per 
riciclaggio commesso in banda o per mestiere, mentre si sono 
registrate solo poche sentenze nei confronti di membri di 
un’organizzazione criminale.
Undici comunicazioni di sospetto concernenti un eventuale 
finanziamento del terrorismo
Le comunicazioni concernenti un eventuale finanziamento del 
terrorismo pervenute durante il 2004 sono aumentate di sei unità 
rispetto all’anno precedente, raggiungendo complessivamente quota 
11. Anche quest’anno la maggior parte di esse si è basata sulle 
liste di nominativi pubblicate. I valori patrimoniali coinvolti 
corrispondono soltanto allo 0,12 per cento (circa CHF 0,9 milioni) 
della somma complessiva comunicata all’Ufficio di comunicazione 
durante il 2004 (circa CHF 772 milioni).
Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere fra le ore 14.00 e le 
ore 16.00 a:
Judith Voney, Capo MROS (per il tedesco e l’inglese):031 325 09 88
Lorenzo Gerber, Capo supplente MROS (per il francese e 
l’italiano):031 323 34 52
Il rapporto annuale 2004 dell’Ufficio di comunicazione in materia di 
riciclaggio di denaro (MROS) è consultabile sul sito Internet di 
fedpol (www.fedpol.ch).

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