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Trattative sempre più difficili in caso di rapimento di minori Statistica 2003 dell'Autorità centrale svizzera

(ots)

Berna, 30.03.2004. Nel 2003 l'Autorità centrale in materia di rapimento internazionale di minori dell'Ufficio federale di giustizia (UFG) ha trattato 160 casi. Su un totale di 71 nuove domande, 47 concernevano la richiesta di ritorno di minori, mentre le restanti 24 riguardavano la violazione del diritto di visita.

Dall’estero sono giunte alla Svizzera 24 richieste e 47 sono state 
trasmesso all’estero. Il numero dei casi pendenti è lievemente 
diminuito rispetto all’anno passato (da 89 a 77).
Si osserva un comportamento più radicale e una maggiore difficoltà a 
giungere a compromessi in occasione di trattative. Sempre più spesso 
il genitore rifiuta di accettare una decisione del tribunale passata 
in giudicato. Anche se in un terzo dei casi è stato comunque 
possibile raggiungere rapidamente un accordo amichevole. In un altro 
terzo dei casi è stata trovata una buona soluzione dopo lunghi 
interventi, talvolta procedimenti giudiziari. Nei restanti casi il 
rapporto tra i genitori era talmente deteriorato che la procedura di 
ritorno si è protratta passando da svariati tribunali ed è stato 
addirittura necessario ricorrere all’esecuzione forzata.
Cittadinanza non determinante nella valutazione del bene del minore 
Il genitore che ha attuato più spesso il rapimento è stato di gran 
lunga la madre, ossia nel 59% dei casi. Nell’85% dei casi la madre 
ostacola il padre nel suo diritto di visita. I rapimenti sono spesso 
attuati da madri che ritornano in patria dopo il fallimento di una 
relazione o di un matrimonio. La cittadinanza dei genitori e dei 
minori non è determinante in occasione della valutazione del bene 
del minore. Pertanto, i tribunali svizzeri hanno disposto 
regolarmente anche il ritorno di minori svizzeri quando questi 
ultimi non correvano alcun rischio grave. Oltre alla sua attività di 
consulenza e mediazione, l'Autorità centrale può, in collaborazione 
con le relative autorità estere, aiutare i genitori a organizzare il 
ritorno dei minori (cfr. anche www.ofj.admin.ch, sotto la rubrica 
„Protezione di minori“).
Accordi con 71 Paesi Nell'ambito della Convenzione dell'Aia sul 
rapimento di minori e/o della Convenzione europea sull’affidamento, 
la Svizzera ha attualmente concluso accordi con 71 Paesi. Nel 2003 
si sono aggiunti Brasile, Bulgaria, Estonia, Isole Figi, Georgia, 
Guatemala, Lettonia, Paraguay, Perù, Sri Lanka e Thailandia. Lo 
scorso anno l’autorità centrale ha trasmesso domande soprattutto nei 
seguenti Paesi: Italia (8), Francia (8), Portogallo (4), Serbia (4), 
Germania (3), Stati Uniti (3). Le nuove domande ricevute dall’estero 
provengono principalmente da Francia (6), Nuova Zelanda (3) e Italia 
(2).
Altre informazioni:
David Urwyler, Ufficio federale di giustizia, tel. 031 323 88 64

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