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BFS: Proporzioni ridotte per i delitti di violenza Criminalità giovanile: consumo di stupefacenti e furti in primo piano

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Proporzioni ridotte per i delitti di violenza Criminalità giovanile: consumo di stupefacenti e furti in primo piano

La maggioranza delle sentenze pronunciate contro fanciulli e 
adolescenti (da 7 a meno di 18 anni) sanziona il consumo di 
stupefacenti o il furto. Negli ultimi quattro anni, un reato passato 
in giudicato su dieci era un reato di violenza, spesso di poca 
entità nell’accezione penale del termine. I minori sono in genere 
sanzionati con un ammonimento, un obbligo a prestare lavoro o una 
multa senza condizionale. L’interpretazione di questi dati nel 
contesto attuale permette di affermare che la delinquenza dei minori 
è innanzi tutto una delinquenza di poca entità. Sono questi i 
principali risultati emersi dalla rilevazione del 2002 effettuata 
dall’Ufficio federale di statistica (UST) sulle condanne penali dei 
minorenni. Il numero di sentenze pronunciate dai tribunali dei 
minorenni e dalle istanze cantonali competenti è in lieve 
progressione dal 1999, ovvero dall'anno in cui è stata istituita 
l'attuale statistica, e si è attestato a circa 13'000 sentenze nel 
2002. Nella maggior parte dei casi queste sentenze sono pronunciate 
per reati contro il patrimonio (42%), di cui circa il 67 per cento 
per furti e il 33 per cento per danneggiamento. Seguono poi le 
violazioni della legge federale sugli stupefacenti (40%), di cui il 
91 per cento sono connesse al consumo, il quale in linea di 
principio non può essere iscritto nel casellario giudiziale. Le 
violazioni della legge sulla circolazione stradale si classificano 
in terza posizione (12%) con furti d’uso di veicoli nel 45 per cento 
dei casi e di guida senza licenza di condurre nel 35 per cento dei 
casi. Autori di reati in maggioranza adolescenti minorenni di sesso 
maschile e di nazionalità svizzera Nel 2002, circa quattro quinti 
delle condanne di minorenni riguardavano adolescenti (da 15 a meno 
di 18 anni; 79%) e persone di sesso maschile (81%). Nel periodo 
1999-2002, fra i minorenni condannati, la quota di fanciulli (da 7 a 
meno di 15 anni) non è aumentata. Nel 2002, le condanne di minorenni 
riguardavano per il 62 per cento persone di nazionalità svizzera (a 
fronte del 54% nel caso degli adulti), per il 31 per cento persone 
di nazionalità straniera domiciliate in Svizzera, per il 4 per cento 
richiedenti l’asilo e per il 4 per cento minorenni non domiciliati 
in Svizzera. Tuttavia, proporzionalmente i minorenni di nazionalità 
straniera domiciliati in Svizzera sono comparsi davanti al giudice 
più spesso dei minorenni svizzeri (tasso di sentenze del 2,0% per 
gli stranieri, contro l'1% per gli Svizzeri). Il tasso di sentenze 
totale è dell’1,3 per cento (1300 sentenze per 100'000 minorenni). I 
reati di violenza sono circa l’11 per cento Nel 2002, un reato di 
violenza era parte in causa nell’11 per cento delle sentenze; di cui 
quasi due terzi (65%) erano lesioni personali (di cui 50% di vie di 
fatto) e un quarto era costituito da minacce o coazioni. Fra il 1999 
e il 2002 la quota di sentenze per reati di violenza oscillava 
intorno all'11 per cento. Considerando la ripartizione delle 
sanzioni, la gravità della violenza non risulta in progressione 
poiché la quota di carcerazioni e di misure non è aumentata. 
Attività della polizia e dei giudici per minorenni a confronto Il 
numero di minorenni sospettati di reati di violenza è rimasto 
stabile fra il 1999 e il 2002. Il tasso di procedimenti penali 
intentati contro minorenni, ovvero il numero di reati attribuiti a 
sospetti minorenni rispetto al numero di sentenze pronunciate contro 
minorenni, è anch’esso rimasto relativamente stabile dal 1999. Nella 
statistica criminale di polizia, su 100 casi in cui si fa menzione 
di minorenni si contano, secondo il reato, da 30 a 70 sentenze 
pronunciate. Queste cifre illustrano chiaramente la proporzione di 
casi in cui si rinuncia ai procedimenti penali. Minorenni : vittime, 
sospetti e autori di atti di violenza Nel 2002, i minorenni sono 
stati menzionati 2 volte in più come vittime di reati di violenza 
(5537 menzioni nella statistica dell’aiuto alle vittime), in 
particolare nell'ambito della sfera familiare, che come sospetti 
(2759 menzioni nella statistica criminale di polizia) e figurano 4 
volte di più come vittime che come autori di tali atti (1372 
sentenze nella statistica delle condanne penali dei minorenni). 
Ammonimenti e obblighi di prestare lavoro per la maggior parte delle 
condanne Nel 2002, le sentenze emesse sono state per il 31 per cento 
un ammonimento, per il 28 per cento un obbligo a prestare lavoro e 
per il 19 per cento una multa senza condizionale. La quota di 
carcerazioni rappresenta solo il 5 per cento delle sentenze per le 
carcerazioni con condizionale e il 2 per cento di quelle senza 
condizionale. Negli ultimi quattro anni la ripartizione delle 
sanzioni ha subito pochi cambiamenti. Solo la quota di obblighi a 
prestare lavoro è leggermente diminuita (31% nel 1999 e 28% nel 
2002) mentre la quota delle multe senza condizionale ha registrato 
un lieve aumento (15% nel 1999 e 19% nel 2002). La quota di 
carcerazioni è rimasta stabile.
Qualità dei dati : i dati del 2002 devono essere considerati come 
provvisori in quanto, per motivi tecnici, i cantoni di Vaud e di 
Ginevra non hanno potuto trasmetterci la totalità delle 
informazioni. Tuttavia ciò non dovrebbe influire né sulle 
ripartizioni né sulle tendenze dei risultati.
UFFICIO FEDERALE DI STATISTICA
Servizio informazioni
Informazioni:
Daniel Fink, UST, tel. 032 713 62 94
Per ordinazioni: tel. 032 713 60 60, fax: 032 713 60 61, e-mail:  
order@bfs.admin.ch
Nuova pubblicazione: Le informazioni dettagliate - testi corredati 
di grafici e tabelle – sono disponibili su Internet al seguente 
indirizzo: http://www.statistica.admin.ch, da cui si può anche 
scaricare gratuitamente la pubblicazione del 2001.

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