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EVD: Il consigliere federale Joseph Deiss deluso dell’esito di Cancún

Berna (ots)

Il consigliere federale Joseph Deiss è deluso che il
vertice dell’OMC a Cancún non abbia fatto proseguire nella misura 
sperata il processo negoziale avviato a Doha. La delegazione 
svizzera si era mostrata aperta e flessibile per raggiungere un 
consenso entro i limiti del mandato impartito dal Consiglio 
federale. I negoziati di Doha andranno avanti comunque, anche se con 
un ritardo ancora maggiore rispetto alla tabella di marcia. E 
soprattutto, nonostante questo insuccesso resta sempre attuale, in 
Svizzera, la necessità di proseguire il cambiamento strutturale nel 
settore agricolo.
L’on. Deiss si rammarica dell’esito della conferenza anche per il 
fatto che sono in molti a perderci: i Paesi più piccoli che più di 
altri hanno bisogno di una cornice giuridica affidabile, i Paesi in 
via di sviluppo, ai quali era, tra l’altro, dedicata questa tornata 
negoziale nonché lo stesso sistema del commercio multilaterale.
La delegazione svizzera è riuscita a concludere nuove alleanze e a 
rafforzare i rapporti già esistenti, approfondendo anche il dialogo 
con gli Stati con i quali sussistono delle divergenze. Si sono 
potute precisare meglio le posizioni ed appianare numerose 
disparità. In molti settori, tra cui l’agricoltura, le parti sono 
quasi riuscite a raggiungere un consenso, un parziale successo, 
questo, che funge da base per i lavori futuri.
La Svizzera resta fedele agli obiettivi definiti a Doha, convinta 
che una maggiore apertura dei mercati mondiali sia una premessa 
indispensabile alla crescita economica. Essa risponde anche agli 
interessi dei Paesi membri più poveri, che dell’eliminazione delle 
barriere commerciali e della maggiore sicurezza giuridica 
profitterebbero altrettanto dei Paesi ricchi. L’alternativa 
all’apertura sarebbe un rafforzamento dei rapporti bilaterali e del 
regionalismo, tendenze, queste, che emarginerebbero ancora di piú 
dall’economia mondiale numerosi Paesi poveri.
Alla conferenza di Cancún sono stati raggiunti alcuni risultati ma 
non sono state soddisfatte le aspettative per la prosecuzione dei 
negoziati. È nell’interesse della Svizzera far sì che il ciclo 
negoziale di Doha possa riprendersi quanto piú rapidamente e 
concretamente possibile da questa botta d’arresto.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Manuel Sager, capo del servizio Comunicazione DFE, tel. 031 322 67 85

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