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Lo scambio di dati tra i registri di persone deve diventare più sicuro ed economico

Berna (ots)

Il Consiglio federale intende semplificare e rendere
più sicuro lo scambio di dati tra la popolazione e le autorità, 
nonché tra i registri comunali e cantonali degli abitanti e altri 
registri di persone (ad esempio quelli dello stato civile, degli 
stranieri o delle assicurazioni sociali). Esso mira a un attivo 
coordinamento tra i numeri personali utilizzati attualmente nei 
registri e in questo modo ad una soluzione che garantisca sia la 
protezione della personalità che una maggiore efficienza 
amministrativa e risparmi finanziari. Il Dipartimento federale 
dell'interno (DFI) è incaricato di elaborare una soluzione assieme a 
un gruppo di coordinamento interdipartimentale.
Il 26 giugno 2002, nell'ambito dei lavori sull'e-Government della 
Confederazione, il Consiglio federale ha incaricato un gruppo di 
coordinamento interdipartimentale di elaborare un progetto 
concernente un identificatore federale delle persone. I principali 
obiettivi sono semplificare i contatti tra la popolazione e 
l'amministrazione, nonché rendere più efficiente e sicuro lo scambio 
di dati elettronici tra i registri comunali e cantonali degli 
abitanti come pure tra i registri federali (ad esempio quelli dello 
stato civile, degli stranieri o delle assicurazioni sociali). 
Contemporaneamente si potranno ottenere risparmi consistenti.
Utilizzazione degli identificatori delle persone già esistenti 
Originariamente, si pensava di utilizzare un numero personale 
unitario: a ogni persona sarebbe stato assegnato un identificatore 
unico, inequivocabile, iscritto in tutti i registri di persone. Pur 
essendo poco costosa e relativamente semplice da realizzare, una 
soluzione di questo tipo solleva però dubbi in relazione alla 
protezione della personalità. Il gruppo di coordinamento ha quindi 
esaminato varie alternative, in collaborazione con i servizi 
federali interessati e ora propone di far ricorso agli 
identificatori delle persone già impiegati nei singoli registri. Gli 
identificatori settoriali delle persone dovranno essere memorizzati 
in un server d'identificazione centrale, che consentirà la 
comunicazione tra i registri nel quadro delle basi giuridiche in 
vigore. Una soluzione di questo tipo tiene conto delle esigenze di 
protezione dei dati ed è adeguata anche dal punto di vista della 
protezione della personalità.
Risparmi e migliore protezione della personalità Oggi, lo scambio e 
l'uniformazione dei dati tra i registri elettronici sono molto 
complicati e costosi. Benché spesso contengano informazioni sulle 
stesse persone, i vari registri di persone si basano infatti su 
sistemi differenti e non possono comunicare tra di loro. Con la 
soluzione prevista, saranno possibili risparmi quantificabili 
relativamente in fretta (Confederazione 4,8 milioni di franchi - 
Cantoni e Comuni 7,9 milioni di franchi all'anno). Questa soluzione 
è inoltre più sicura dei metodi attuali, spesso eseguiti manualmente 
sulla base del cognome, dell'indirizzo, della data di nascita, dello 
stato civile, ecc., e si adegua al sistema federalistico dei 
registri di persone, sviluppatosi nel corso della storia, senza 
trascurare le esigenze di un'amministrazione moderna e vicina ai 
cittadini.
Elaborazione delle basi legali Nella prossima fase, il DFI dovrà 
elaborare, sempre in collaborazione con il gruppo di coordinamento 
interdipartimentale, un progetto dettagliato, che tenga conto degli 
aspetti organizzativi, tecnici e finanziari e delinei le basi 
giuridiche.
Informazioni: 
Werner Haug, vicedirettore dell'UST 
Tel. 032 713 66 10

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