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EDI: Embargo: 24 marzo 2003, ore 11.00 Fairplay-at-work: Una situazione win-win per le imprese e i genitori

Berna (ots)

La conciliabilità tra famiglia e professione assume
un ruolo chiave quando si tratta di realizzare la parità tra donne e 
uomini nella vita professionale. A raccogliere la sfida sono 
chiamate in particolare le imprese. Creando delle condizioni di 
lavoro che consentano ai padri e alle madri di bilanciare l'impegno 
nelle sfere professionale e familiare della vita esse possono dar 
prova della volontà di assumere le loro responsabilità in campo 
sociale. L'opuscolo "Fairplay-at-work nelle imprese" descrive varie 
misure compatibili con le esigenze delle famiglie, chiarisce quali 
sono i vantaggi che ne derivano, e presenta degli esempi concreti 
tratti dal mondo imprenditoriale. Una guida per i padri consente ai 
lavoratori di scoprire come fare per disporre di più tempo da 
dedicare ai figli. In questo contesto svolge un ruolo importante il 
lavoro a tempo parziale. L'Ufficio federale per l'uguaglianza fra 
donna e uomo presenta inoltre, tramite uno studio, dati e fatti 
concernenti il lavoro a tempo parziale maschile e femminile. In 
Svizzera quattro delle cinque persone occupate a tempo parziale sono 
donne. Gli uomini continuano di regola a lavorare a tempo pieno. 
Mentre fra le donne occupate sei su dieci hanno un impiego a tempo 
parziale, solo un uomo su otto si trova nella stessa situazione. 
Questo è uno dei risultati scaturiti dallo studio "Il lavoro a tempo 
parziale in Svizzera", effettuato dall'ufficio di ricerche BASS su 
mandato dell'Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo 
(UFU). Sempre più uomini giudicano attrattivo il lavoro a tempo 
parziale Mentre la maggioranza delle donne con figli affianca al 
lavoro domestico e di cura un'attività lucrativa a tempo parziale, 
gli uomini investono il loro tempo e la loro energia principalmente 
nell'attività professionale. Lo studio dimostra inoltre che non solo 
le donne ma anche un crescente numero di uomini giudica attrattivo 
il lavoro a tempo parziale. Fra le persone occupate a tempo pieno vi 
sono una donna su tre e un uomo su sei che preferirebbero lavorare a 
tempo parziale. Concretamente, si tratta di 290'000 uomini e di 
190'000 donne. Fra loro si contano 120'000 padri con figli in età 
scolare. Una sfida per le imprese anche in tempi difficili Alcune 
imprese hanno già realizzato delle misure in favore delle famiglie e 
hanno scoperto che l' impegno in questo senso è pagante. In questo 
modo esse dispongono infatti di dipendenti motivati e anche 
flessibili, subiscono meno defezioni femminili dovute agli impegni 
di famiglia, prevengono uno sviluppo unilaterale di competenze fra 
il personale maschile, e aumentano la capacità d'innovazione 
dell'impresa stessa. Tutti vantaggi cruciali in tempi economicamente 
difficili. L'opuscolo"Fairplay-at-work nelle imprese" mostra i campi 
d'azione delle imprese e dà la parola a dirigenti e partner sociali, 
nonché a Norbert Thom, professore d'economia aziendale presso 
l'Università di Berna.
Il fairplay-at-work esige coraggio dai padri Per molte madri è ovvio 
ridurre l'attività professionale in favore degli impegni familiari. 
I padri devono spesso ancora dar prova di volontà e di coraggio per 
lavorare a tempo parziale allo scopo di riservarsi più tempo da 
dedicare ai figli. Nel management della casa e della famiglia essi 
possono però acquisire competenze sociali e flessibilità. Imparano 
anche a gestire delle situazioni spesso difficili e fanno proprie 
delle qualifiche che sono richieste anche nell'attività 
professionale. La guida "Fairplay-at-work per i padri" vuole dunque 
incoraggiare i padri a ridurre l'attività professionale, 
sostenendoli con suggerimenti pratici.
Per ulteriori informazioni:
Marianne Geisser, sostituta della direttrice, Ufficio federale per 
l'uguaglianza fra donna e uomo,
tel. 031 322 68 43
Thomas Beyeler, capoprogetto "Fairplay-at-work", 
tel. 031 325 05 27, e-mail:  thomas.beyeler@ebg.admin.ch oppure  
tbeyeler@swissonline.ch
Materiali della campagna "Fairplay-at-work": Il lavoro a tempo 
parziale in Svizzera. Un'indagine incentrata sulla ripartizione fra 
i sessi e la situazione familiare delle persone occupate. Autrice: 
Silvia Strub (Büro BASS), a cura dell'Ufficio federale per 
l'uguaglianza fra donna e uomo, Berna, 2003. Questa indagine esce in 
tedesco, francese e italiano. È ottenibile gratuitamente presso 
l'Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo (fax 031 322 
92 81) ed è disponibile in formato PDF nel sito 
www.fairplay-at-work.ch. Fairplay-at-work nelle imprese. Ufficio 
federale per l'uguaglianza fra donna e uomo (a cura di), Berna, 
2003. L'opuscolo per dirigenti e responsabili del personale esce in 
tedesco, francese e italiano. Esso può essere ordinato gratuitamente 
presso: UFCL, Distribuzione delle pubblicazioni, 3003 Berna, 
http://www.bbl.admin.ch/f/bundespublikationen/uebersicht/index.htm, 
n. d'ordinazione: 301.964.i. Fairplay-at-work per i padri. Ufficio 
federale per l'uguaglianza fra donna e uomo (a cura di), Berna, 
2003. La guida per i padri che vogliono assumere attivamente le loro 
responsabilità in famiglia e nella professione esce in tedesco, 
francese e italiano. Essa può essere ordinata gratuitamente presso: 
UFCL, Distribuzione delle pubblicazioni, 3003 Berna, 
http://www.bbl.admin.ch/f/bundespublikationen/uebersicht/index.htm, 
n. d'ordinazione: 301.963.i. Le cartoline postali di 
"Fairplay-at-work" sono disponibili in tedesco, francese e italiano 
e possono essere ordinate presso l'Ufficio federale per 
l'uguaglianza fra donna e uomo (fax 031 322 92 81) oppure tramite 
www.fairplay-at-work.ch.

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