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fög - Forschungsinstitut Öffentlichkeit und Gesellschaft: Notizie on-line: maggiore concentrazione, ristagno degli introiti, qualità in calo

Zurigo (ots)

La concentrazione mediatica è decisamente più marcata tra i media di informazione on-line che nel settore della stampa. Solo le tre maggiori case editrici, oltre alla SRG SSR, sono finora riuscite a lanciare siti di news con dati di utilizzo elevati. La varietà di media è dunque nettamente inferiore nel segmento on-line che in quello della stampa; al contempo, tuttavia, la qualità dei media on-line è in genere inferiore a quella dei mezzi di informazione stampati. Nonostante i dati di utilizzo in aumento, inoltre, gli introiti pubblicitari tendono a stagnare.

Annuario 2013 «Qualità dei media - Schweiz Suisse Svizzera»

Per la quarta volta il fög - Forschungsinstitut Öffentlichkeit und Gesellschaft / Università di Zurigo ha analizzato il servizio reso dai mezzi d'informazione in Svizzera, la sua qualità e il suo utilizzo nonché le entrate delle società attive nel settore dei media. Esso ha fatto emergere tra l'altro che il 2012 è stato un anno negativo per quanto concerne il finanziamento del giornalismo d'informazione: la stampa d'informazione ha infatti realizzato 183 mio. di CHF di introiti pubblicitari in meno rispetto all'anno precedente. Nonostante il crescente grado di utilizzo, gli introiti tendono a ristagnare nel settore dei siti di news e anche quelli della televisione pubblica hanno registrato un andamento regressivo. Aumenti significativi degli introiti pubblicitari sono stati registrati unicamente dove non viene generato alcun valore aggiunto giornalistico, ossia nel caso delle offerte delle emittenti televisive private straniere nonché di quelle di operatori estranei al settore (come Bluewin.ch) e dei motori di ricerca (Google). Laddove le case editrici realizzano ancora utili (ad esempio con rubriche online quali Autoscout o Homegate), una logica improntata ai centri di profitto intralcia il finanziamento incrociato del giornalismo d'informazione.

Servizio di contestualizzazione in continua diminuzione

La scarsità di risorse mette a rischio la qualità del giornalismo d'informazione. Questo fenomeno emerge con particolare evidenza nel caso del compito chiave del giornalismo, quello della contestualizzazione degli eventi e della descrizione dei retroscena. Questo servizio di contestualizzazione è diminuito in modo costante tra il 2012 e il 2012. La cronaca si è fatta dunque più episodica e trasmette meno informazioni di background.

Scoring qualitativo: i giornali gratuiti restano indietro rispetto a quelli scandalistici

Quasi tutti i tipi di media con valori superiori alla media per quanto riguarda la qualità subiscono perdite qualitative rispetto all'anno precedente. Così, nel 2012 la radio pubblica ha raggiunto ancora il risultato migliore tra tutti i tipi di media indagati, ma il relativo valore qualitativo è diminuito nettamente tra il 2011 e il 2012 e nello stesso arco di tempo la qualità si è abbassata anche nel caso della stampa in abbonamento.

Tra tutti i tipi di media con valori qualitativi inferiori alla media sono peggiorati più di tutti i siti di news dei giornali gratuiti tra il 2011 e il 2012. Subiscono inoltre una netta perdita in termini di qualità anche le versioni stampate dei giornali gratuiti. Al contrario, dal 2010 la stampa scandalistica registra un continuo miglioramento qualitativo. Nel 2012 la qualità dei giornali gratuiti on-line e off-line risulta essere dunque per la prima volta inferiore a quella della stampa scandalistica.

Uno scoring qualitativo di tutti i titoli mediatici analizzati con riferimento alla qualità dei loro contenuti nel 2012 è disponibile tra i «Principali risultati» relativi all'Annuario «Qualità dei media», edizione 2013, consultabili su: www.foeg.uzh.ch .

Concentrazione mediatica on-line ancora maggiore che off-line

In Svizzera la concentrazione mediatica è aumentata e caratterizza oggi anche il mercato on-line. Oltre alla SRG SSR, solo le tre principali case editrici sono state finora in grado di gestire siti di news intensamente utilizzati. Un elevato fabbisogno di investimenti, una forte concorrenza da parte di operatori estranei al settore (società di servizi di telecomunicazione, software house, motori di ricerca), il ristagno degli introiti pubblicitari e sistemi comunitari on-line dal forte potere di mercato come Newsnet limitano in misura drastica il numero di offerte rilevanti di siti di news.

Nel complesso tra i mezzi d'informazione del settore on-line non si manifesta, contrariamente alle speranze che erano state riposte in Internet, una varietà giornalistica maggiore, bensì inferiore rispetto a quella dei media stampati: il numero di titoli delle offerte di informazione intensamente utilizzate nel settore on-line è inferiore del 40 per cento rispetto a quello del settore della stampa. Trova inoltre nuovamente conferma la constatazione che la qualità giornalistica dei mezzi d'informazione on-line è di regola inferiore a quello della stampa corrispondente. Nel settore on-line, la forte pressione dell'attualità esercita tra l'altro un'influenza fortemente negativa sul servizio di contestualizzazione.

Tamedia guida il processo di concentrazione

La forza trainante dietro al processo di concentrazione in atto nel settore della stampa e in quello on-line è Tamedia AG. Nella Svizzera romanda Tamedia AG controlla ormai il 68 per cento del mercato della stampa a larga diffusione, nella Svizzera tedesca il 36 per cento, in Svizzera complessivamente il 41 per cento. Questa casa editrice è riuscita a incrementare più di tutte le proprie quote di mercato nel settore on-line, e questo in tutte le regioni linguistiche: nella Svizzera tedesca Tamedia AG raggiunge così una quota di mercato del 23 per cento, seguita da Swisscom (Bluewin.ch) con il 20 per cento e da Ringier AG con il 17 per cento. Nella Svizzera francese Tamedia AG ha raggiunto addirittura una quota del 32 per cento del mercato on-line, seguita da Microsoft Advertising Schweiz (msn.ch) con un 26 per cento e da Swisscom con un 21 per cento. Queste cifre mostrano inoltre che la concorrenza principale degli editori nel settore on-line non è costituita dalla SRG SSR, bensì da operatori estranei al settore che oltre a servizi (p.es. web mail) propongono anche notizie.

Concentrazione e commercializzazione nel confronto internazionale

Uno studio di approfondimento dedicato al mutamento a lungo termine delle strutture mediatiche in cinque paesi europei esaminati a scopo comparativo (Germania, Francia, Gran Bretagna, Austria e Svizzera) evidenzia che la Svizzera non è un caso isolato per quanto riguarda la concentrazione mediatica e la commercializzazione. In Svizzera, la dinamica si sviluppa più tardi, ma presenta peraltro dagli anni 80 in poi un'evoluzione più rapida che in altri paesi. In tutti i paesi esaminati si riscontra un'importanza significativa e crescente del giornalismo scandalistico che, con la sola eccezione della Germania, si accentua ulteriormente negli ultimi 15 anni grazie ai giornali gratuiti e ai siti di news.

Utilizzo redazionale di Twitter senza valore aggiunto giornalistico

Un ulteriore studio di approfondimento dedicato alla comunicazione via Twitter da parte di redattori e giornalisti dei media giunge al risultato che l'utilizzo di Twitter da parte delle redazioni dei media non offre praticamente alcun valore aggiunto in termini di servizio giornalistico. Twitter viene utilizzato dalla redazioni soprattutto come canale di promozione per i contributi prodotti internamente. E le possibilità di interazione non vengono praticamente sfruttate.

Twitter mostra dunque chiari sintomi di una comunicazione di massa a una sola via con carattere pubblicitario e non soddisfa dunque l'esigenza sociale (social media). Quando sono singoli giornalisti a twittare, si riscontra invece un maggior valore aggiunto giornalistico. Su Twitter i giornalisti discutono relativamente spesso di questioni legate alla critica ai media. Questa critica nei confronti dei media si concentra tuttavia sui prodotti delle altre case editrici e resta molto limitata nel suo raggio d'azione, ossia non viene ripresa da mezzi d'informazione con un ampio raggio d'azione.

Struttura e metodologia di analisi

La presente indagine sulla qualità dei media si svolge a due livelli. In primo luogo viene analizzato il servizio giornalistico - ossia la tiratura o l'utilizzo, gli introiti e l'assetto proprietario dei mezzi d'informazione in Svizzera. Nel 2012 si trattava di 148 titoli mediatici che raggiungevano il grado di copertura richiesto dello 0,5% della popolazione residente della propria regione linguistica. In secondo luogo, tra questi titoli vengono sottoposti a una validazione contenutistica - basata sulle caratteristiche qualitative della varietà, della rilevanza, dell'attualità e della professionalità - i 39 titoli più importanti di tutti i generi di media (stampa, radio, televisione, siti di news on-line) delle tre grandi regioni linguistiche della Svizzera. A titolo complementare, in questa edizione dell'Annuario viene inoltre condotta una validazione qualitativa approfondita dei 12 titoli mediatici della radio e televisione privata (ulteriori informazioni su: www.foeg.uzh.ch ).

Annuario 2013: Qualità dei media - Schweiz Suisse Svizzera

Qual è lo scopo di questo annuario? L'obiettivo dell'Annuario è l'accrescimento della consapevolezza nei confronti della qualità tanto nei mezzi d'informazione quanto nel pubblico. L'Annuario rappresenta una fonte per gli addetti ai lavori nel settore dei media, per gli attori della politica e dell'economia, per il mondo scientifico e per tutte le persone interessate allo sviluppo dei media e dei loro contenuti. Lo stimolo alla realizzazione dell'Annuario è costituito dalla convinzione che la qualità della democrazia dipende dalla qualità della comunicazione mediatica. L'Annuario vuole fornire un contributo affinché la qualità dei media rappresenti un argomento importante della comunicazione pubblica.

Quali sono le novità di questa edizione dell'annuario? L'Annuario 2013 è stato snellito grazie alla pubblicazione sotto forma di e-paper separati degli studi di approfondimento, finora pubblicati nell'ambito dell'annuario ( www.schwabeverlag.ch / www.foeg.uzh.ch ). La versione cartacea dell'annuario è e sarà costituita anche in futuro dai principali risultati dell'osservazione sistematica annuale dell'arena mediatica svizzera nonché di tutti i generi di mezzi d'informazione (ossia stampa, radio, televisione e i siti di news on-line).

Chi sono i responsabili dell'Annuario? L'Annuario è pubblicato dal fög - Forschungsinstitut Öffentli-chkeit und Gesellschaft / Università di Zurigo ( www.foeg.uzh.ch ). Alla stesura dell'Annuario 2013 hanno preso parte i seguenti autori (elencati in ordine alfabetico): Urs Christen, Mark Eisenegger, Patrik Ettinger, Angelo Gisler, Susanne Gedamke, Lucie Hauser, Florent Heyworth, Kurt Imhof, Otfried Jarren (autore ospite), Esther Kamber, Jens Lucht, Mario Schranz, Linards Udris.

Chi finanzia e sostiene l'annuario? Il finanziamento dell'Annuario è garantito dalla Fondazione di pubblica utilità «Öffentlichkeit und Gesellschaft» ( www.oeffentlichkeit.ch ). Il Consiglio di Fondazione è composto da: Christine Egerszegi-Obrist, Kurt Imhof, Yves Kugelmann, Oswald Sigg, Peter Studer e da settembre 2013 anche da Fabio Lo Verso e Dick Marty.

La Fondazione deve i fondi per il progetto ai seguenti donatori: Adolf und Mary Mil Stiftung, Allreal Holding AG, Anne Frank Fonds, Basilea, Credit Suisse Foundation, Die Schweizerische Post AG, Verband Interpharma , Basilea, Paul Schiller Stiftung, Schweizerische Mobiliar Versicherungsgesellschaft AG, Stiftung für Gesellschaft, Kultur und Presse - Schweiz, Stiftung Qualitätsjournalismus Ostschweiz, Swiss Re, Vontobel-Stiftung, Zürcher Kantonalbank nonché a diversi donatori individuali.

Dove viene pubblicato l'Annuario? L'Annuario viene pubblicato in forma stampata presso la Casa editrice Schwabe (ISBN 978-3-7965-2776-0) e sotto forma di edizione on-line (ISBN 978-3-7965-2856-9). Su www.foeg.uzh.ch il fög pubblica continuamente altre indagini e ne comunica i principali risultati.

Contatto:

fög - Forschungsinstitut Öffentlichkeit und Gesellschaft / Università
di Zurigo
Andreasstrasse 15
CH-8050 Zurigo
Tel.: +41 (0)44 635 21 11
Fax: +41 (0)44 635 21 01
E-mail: kontakt@foeg.uzh.ch

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