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Dép. fédéral de justice et police

Contro domande d'asilo abusive e inganno delle autorità con matrimoni fittizi

Il Consiglio federale approva l'iniziativa parlamentare Hess
Berna (ots) Mercoledì, il Consiglio federale ha approvato la
proposta della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio
degli Stati (CIP) relativa a una revisione parziale della legge
federale concernente la dimora e il domicilio degli stranieri (LDDS).
La revisione prevede l'introduzione di un nuovo motivo per ordinare
la carcerazione preliminare e di una nuova fattispecie in caso di
inganno delle autorità. L'approvazione è stata data, nonostante il
Consiglio federale avrebbe preferito includere le nuove disposizioni
nella prevista nuova legge sugli stranieri.
La CIP propone nel suo rapporto del 30 aprile 2001 relativo
all'iniziativa parlamentare del consigliere agli Stati Hans Hess di
introdurre la carcerazione preliminare in caso di inoltro ulteriore
abusivo di domande d'asilo. Lo spunto per tale proposta è stato dato
dal caso di due lavoratori in nero che dopo essere stati scoperti
avevano presentato domanda d'asilo onde evitare il rinvio immediato
nel loro Paese di provenienza. Il Tribunale federale aveva giudicato
inammissibile la carcerazione preliminare data l'assenza di una base
legale.
Un'altra proposta prevede la punibilità in caso di inganno delle
autorità nell'ambito della procedura di diritto in materia di
stranieri. Anche in questo caso lo spunto è dato da una decisione del
Tribunale federale: secondo la relativa decisione la conclusione o la
mediazione di un matrimonio fittizio contratto al fine di ottenere un
permesso di dimora non è punibile giusta la legge vigente. Siffatti
atti saranno in futuro punibili con la carcerazione fino a 6 mesi o
con una multa fino a 10'000 franchi. L'avamprogetto di consultazione
del Consiglio federale per una nuova legge sugli stranieri prevede
una disposizione simile.
La CIP propone al Consiglio degli Stati di non attendere la
revisione totale della legge sugli stranieri, dato che in questo caso
vi è una chiara lacuna legale. Il Consiglio federale è in linea di
massima d'accordo con tale argomentazione, pur sottolineando che in
caso di mancanza di una fattispecie per la carcerazione preliminare
non si tratti di un abuso manifesto. Il numero delle persone alle
quali, in caso di inoltro ulteriore abusivo di una domanda d'asilo,
non sono già attribuiti altri motivi di carcerazione (ad es.
detenzione preventiva), è estremamente limitato. Il Consiglio
federale teme inoltre che una revisione parziale anticipata della
LDDS risalente al 1931 possa suscitare altre richieste di modifica e
quindi rendere più difficile la creazione di una legge sugli
stranieri coerente.
Il Consiglio federale presenterà, al Parlamento, presumibilmente
alla fine del 2001 il messaggio relativo a una nuova legge sugli
stranieri.

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